
PIANETA PIZZA – Avenida Calò, l’enopizzeria del pluripremiato pizzaiolo Francesco Calò e della moglie Chiara Maggio, su viale Pinturicchio nel quartiere Flaminio, a circa quattro mesi dalla sua apertura fa già parlare di sé.
Dopo il successo ottenuto a Vienna con Via Toledo Enopizzeria e i numerosi successi ottenuti da Francesco che lo consacrano miglior pizzaiolo italiano ne mondo, i tempi erano maturi per una nuova avventura. E dopo una manciata di mesi è già tempo di bilancio per Avenida Calò a Roma.
ph. Alberto Blasetti
La forza di Avenida Calò e di un prodotto identitario
“L’inizio è stato certamente positivo – raccontano Francesco e Chiara – l’accoglienza da parte di Roma è andata oltre le aspettative e dopo appena quattro mesi ci sono già clienti fidelizzati”. Punto di forza di questo progetto familiare, che non tradisce mai la sua essenza, è certamente la pizza del maestro Francesco Calò. Una pizza identitaria, e ovviamente ottima. Alla base c’è il suo blend di farine, nato da anni dalla necessità di rendere il prodotto riconoscibile soprattutto all’estero, come è successo con l’esperienza in Austria. Farina Intensa, messa a punto dal pizzaiolo, ha un’alta percentuale di crusca che è un elemento fondamentale sia in fase di maturazione, perché permette all’impasto di mantenere la sua struttura, sia in cottura, perché conferisce alla pizza (soprattutto nel cornicione) un colore leggermente ambrato e un’aromaticità spiccata. L’impasto è indiretto con un’idratazione del 78% e una lievitazione di circa 24/48 ore. C’è di più. “Usare farine meno raffinate dà un valore aggiunto al prodotto – spiega Francesco –. Esaltano il sapore, l’aroma intenso e la pizza è più digeribile”. La digeribilità, infatti, è un’altra delle caratteristiche che in questi primi mesi ha fatto ben parlare della pizza di Avenida Calò.
ph. Alberto Blasetti
Il menu primaverile
Avenida Calò è aperto tutto i giorni (tranne il lunedì) sia a pranzo che a cena. La scelta del menu di partenza è stata volutamente semplice per dare tempo alle persone di conoscere tutto il lavoro e la qualità dietro al progetto. Ma sempre seguendo la stagionalità degli ingredienti, per questo motivo i sapori invernali stanno lasciando spazio ai prodotti della primavera, introdotti in carta, sia come topping sulle pizze che tra gli antipasti. Il menu della primavera di Avenida Calò di chiama Bloom, un omaggio alla stagione e ai fiori che sbocciano, in una sorta di metafora con questa enopizzeria che dopo alcuni mesi è pronta davvero ad aprirsi e a farsi conoscere da tutta la città. Fanno quindi il loro ingresso alcune pizze che raccontano la stagione come la Lamb evolutivo, con fiordilatte, verdure primaverili, ragù di agnello e pecorino, una pizza che sorprende per il suo sapore delicato, dove la carne si sposa perfettamente alle verdure di stagione.
ph. Alberto Blasetti
Altra interessante novità è la Bianco antico del Sud, a base di fiordilatte, capicollo di fichi cilentani ai pistacchi, confettura di fichi, conciato romano La Campestre (presidio Slow Food), emulsione di basilico, perlage di rum. Una pizza nella sua complessità di sapori regala morsi avvolgenti e diretti, e permette di far conoscere uno straordinario prodotto come il conciato romano, il pecorino più antico del mondo. Grandi protagonisti gli asparagi in Verde ciausco, dove vengono presentati in doppia consistenza e abbinati a fiordilatte, ciauscolo, spuma di ricotta affumicata, peperone crusco. Per gli amanti del pesce crudo e di una spiccata croccantezza c’è la Puntarella Wave, con tartare di tonno rosso marinato, crema di verdure arrosto, insalatina di puntarelle, olio al sesamo.
Le pizze di Francesco si dividono in pizze della tradizione, pizze doppio crunch (si tratta di una pizza fritta e poi ripassata in forno, che sta riscuotendo un grandissimo successo) e le (R)evolution creation, che sono la maggior parte delle proposte in carta. Non mancano le pizze vegetariane, come due dei cavalli di battaglia di Francesco, la Nero di marinara (Pizza of the Year 50Top Pizza Europe 2024) con filetto di datterino, origano di montagna, aglio nero di Voghiera D.O.P. basilico, Olio Evo, e la DOC In The World (con cui ha ottenuto il titolo di miglior pizzaiolo italiano nel mondo), a base di fiordilatte, crema di zucchine, zucchine alla Scapece, ciuffetti di ricotta, provolone, menta, Olio Evo.
ph. Alberto Blasetti
Tra le novità che piano piano si stanno introducendo c’è anche il percorso degustazione, “La Mano”, sei portate a discrezione di Francesco (non solo pizze, ma anche montanarine e cornicioni ripieni, in base al suo estro) che vengono servite su un piatto sorretto da una mano, appunto. Come se fosse effettivamente la mano del pizzaiolo a servire a tavola le sue creazioni. Un menu pensato per conoscere a tutto tondo la visione della pizza e degli impasti da Avenida Calò, a cui sempre più clienti decidono di affidarsi.
No ai fritti, sì agli antipasti
In carta, inoltre, non si trovano i classici fritti ad anticipare le pizze, bensì antipasti dalla cucina, per non precludere la degustazione del prodotto principale. Tra i nuovi ingressi di primavera ci sono l’Uovo Pochè in Fiore, con uova Paolo Parisi, patate al limone, porri, asparagi, pecorino, crostini di pane e sommacco, l’interessante Echi Futuri, ovvero un cous cous con verdure di stagione, gamberone fritto al panko, salsa arancia e zenzero e (A)Mare Piccante, a base di polpo scottato, salsa nduja, aglio nero di Voghiera DOP, chips di riso. E anche quale che proposta di primo piatto, per chi magari quel giorno cerca qualcosa di diverso dalla pizza. Le paste sono tutte gluten free, dalla Calamarata agli spaghetti alla Nerano, passando per Maréa, tagliolini, burro, limone, acciughe e tonno rosso fresco.
Nei dolci un omaggio alla Puglia
Anche i dolci dicono la sua, dal classico e immancabile tiramisù alle pizze dolci, che cambiano regolarmente. Tra le novità da provare, però, la Montanarina spugna e meringa, dove la freschezza della meringa all’arancia smorza la montanarina fritta, e Come un pasticciotto, omaggio al pasticciotto leccese. Si tratta di un cornicione ripieno di crema pasticcera, crema di nocciole piemontese, coulis di lampone.
ph. Alberto Blasetti
La carta dei vini da oltre 130 etichette
Il suffisso Eno davanti a pizzeria non è certo messo lì per caso. Da Avenica Calò (ma ancora prima da Via Toledo in Austria) il vino è grande protagonista, alla cui selezione pensa Chiara Maggio, moglie di Francesco, andando alla ricerca delle etichette migliori per abbinarsi alle creazioni che escono dal forno. La carta dei vini oggi conta 135 etichette, per un viaggio da Nord a Sud Italia, senza dimenticare qualche richiamo estero, che alternano nomi prestigiosi a cantine più piccole. Una ricerca attenta e scrupolosa che si ritrova anche sul menu dove, accanto a ogni portata, viene menzionato il vino più adatta per l’abbinamento. Infine, oltre ai circa 50 coperti esterni, all’interno di un locale curato ed elegante, si sono appena aggiunti 24 posti esterni, per permettere di godersi a pieno la primavera, non solo nel piatto.
ph. Alberto Blasetti
Horecanews.it informa ogni giorno i propri lettori su notizie, indagini e ricerche legate alla ristorazione, piatti tipici, ingredienti, ricette, consigli e iniziative degli chef e barman, eventi Horeca e Foodservice, con il coinvolgimento e la collaborazione delle aziende e dei protagonisti che fanno parte dei settori pasticceria, gelateria, pizzeria, caffè, ospitalità, food e beverage, mixology e cocktail, food delivery, offerte di lavoro, marketing, premi e riconoscimenti, distribuzione Horeca, Catering, retail e tanto altro!