🥘 Crisi isteriche, controsensi, tecnologia e notizie dall’Italia.
Ciao, sono Emilio De Risi e questa è 21 Grammi di Turismo.
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In questo numero: le retribuzioni in Italia; una dichiarazione che a me pare un controsenso; un po’ di tecnologia, cose dall’Italia e chiudiamo con una notizia leggera.
🗓️ Appuntamenti. Il 7 febbraio alle 11,15 modererò la tavola rotonda Scuola e Lavoro a confronto: insieme per il futuro (al Tfp summit di Milano). Se il tema ti interessa possiamo vederci lì.
CHE STIPENDI
Retribuzioni, un quadro generale. Ogni quattro anni l’Istat pubblica un rapporto sullo stato delle retribuzioni, quello appena uscito si riferisce al 2022.
Ti riporto qualche punto interessante:
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Dipendenti con retribuzione oraria bassa: sono il 10,7% del totale, con una paga di 8,9 euro l’ora.
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Differenze tra donne e uomini (gender pay gap): nel 2022 la retribuzione oraria media delle donne è stata di 15,9 euro; degli uomini di 16,8 euro.
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Settore con retribuzione media più bassa: i servizi di alloggio e di ristorazione sono il settore con le paghe medie più basse; 10,9 euro l’ora.
Sono analizzate le realtà produttive con almeno 10 dipendenti.
È aumenta la percentuale di dipendenti con una paga bassa: nel rapporto che guardava le retribuzioni del 2018 era il 9,8%.
CONTROSENSI
La prima parte è semplice da raccontare. Melia è contenta. Ha dichiarato di aver raggiunto un utile Ebtda di oltre 525 milioni di euro, superando l’obiettivo aziendale di 500 milioni di euro.
La seconda parte è più controversa. L’amministratore delegato, Gabriel Escarrer, dice di essere contrario all’obiettivo di 100 milioni di turisti in Spagna. E fin qui sono d’accordo, ma poi aggiunge che bisogna attirare i turisti nordamericani e arabi, con più propensione alla spesa, per rendere il turismo più sostenibile.
Puoi dire che il turismo di lusso ti piace di più e dà più margini di guadagno; puoi dire di aver coperto così bene i segmenti più bassi da dover puntare a quelli alti. Puoi fare i ragionamenti di business che vuoi, ma non puoi fare il finto filantropo dicendo che è un modo per rendere il turismo sostenibile.
TECNOLOGIA
Meeting e tecnologia. Amadeus, multinazionale che sviluppa tecnologia per il turismo, ha investito in una startup che ha l’obiettivo di automatizzare i flussi di lavoro legati alla gestione e alla vendita di sale meeting con l’IA.
Perché è interessante? Le riunioni aziendali rappresentano un bacino considerevole per gli hotel, eppure spesso il processo è gestito in modo manuale.
Se l’IA prenota per te. OpenAI, proprietaria di ChatGpt, ha annunciato il lancio di uno strumento tecnologico che completerà in modo autonomo ricerche e prenotazioni online di viaggi, eventi e ristoranti. OpenAI dice di aver già stretto accordi con società come Booking.com, Priceline, Uber e OpenTable.
Perché è interessante? Come sempre il futuro è tutto da scrivere, ma la notizia apre la porta a qualche pensiero.
Se diventasse lo standard che ne sarebbe delle prenotazioni dirette? OpenAI potrebbe aprire le porte agli hotel, certo, ma fino a che punto? E le attività di Seo, pubblicità online e digital marketing come si adeguerebbero?
Forse sono solo esercizi mentali, ma meglio farli prima che dopo…
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IN ITALIA
Roma e Ryanair. Ha detto di voler eliminare un aereo da Roma Fiumicino e bloccare l’espansione in questo aeroporto per via dell’aumento dei costi, riducendo i suoi investimenti di 100 milioni di euro.
Si è anche lamentata perché l’argine al numero di voli a Ciampino, per via del rumore, sta danneggiando i suoi affari.
Se vuoi andare, vai. C’è lo chef tanto famoso quanto stellato che ha deciso di chiudere il suo ristorante a Milano, lasciare l’Italia e andare in Svizzera.
E pazienza, ce ne faremo una ragione, mi verrebbe da dire. Ma il discorso, di giornale in giornale, si sposta su quanto Milano sia ormai inospitale; e su Repubblica intervistano una chef, che della città parla bene.
Ma è poi questo il punto?
Il primo, Felix, dice al Corriere di pagare 10 mila euro di affitto al mese per 200 metri (ma il suo menu degustazione è di 230 euro a persona, bevande escluse), poi aggiunge: «Inoltre c’è il tema degli stipendi: ormai un giovane chef dipendente guadagna di più al Sud, 1800 – 2000 euro. A Milano se ne prendono 1300 – 1400. Chi può vivere così? C’è la fila di chef che vogliono andarsene da qui, e chi lo ha fatto è andato a stare meglio».
E dato che oggi abbiamo iniziato parlando di paghe, mi chiedo: Corriere, ma hai dimenticato di chiedere a chef Felix quanto paga chi lavora per lui.
Così, solo per sapere se ha contribuito allo scenario che tanto critica.
CRISI ISTERICHE
La notizia leggera per salutarci con un sorriso.
Qui non puoi entrare. Tutti ci siamo imbattuti in un ristorante con un cartello tipo: non sono ammessi i cani; non sono ammessi i bambini.
Adesso immagina questo: non sono ammessi gli ispettori della Guida Michelin.
Marc Veyrat, uno chef di quelli noti, li ha banditi dal suo ristorante sulle alpi francesi. Marc, deve avere un bel caratterino perché già in passato ha denunciato la guida per aver parlato male di un suo soufflé.
È tutto, alla prossima.
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