
EVENTI – Castelbuono torna a essere il palcoscenico di un evento unico nel suo genere. Il 28 maggio si è svolta la quinta edizione della Festa delle Rose, l’appuntamento annuale che il Maestro Pasticcere Nicola Fiasconaro ha ideato per celebrare l’armonia tra saperi diversi nella suggestiva cornice della Tenuta Fiasconaro. Un evento che va ben oltre la semplice celebrazione aziendale, trasformandosi in una vera e propria passerella culturale capace di tessere i legami invisibili ma concreti tra terra, materie prime, artigianato, arti ed economia.
Un territorio ricco di storia e tradizione
La manifestazione affonda le sue radici nella ricca eredità di Castelbuono, cittadina delle Madonie che da secoli rappresenta un crocevia di saperi. Come spiega lo stesso Fiasconaro, l’evento nasce per narrare agli ospiti “le numerose passerelle che da secoli tengono unita nella cittadina la sapienza della terra con quelle dell’artigianato, dell’arte e delle vocazioni professionali“. Un’eredità che affonda le radici negli esempi lasciati dai Ventimiglia, antichi signori e mecenati della cittadina, dagli ordini religiosi e dalla folta schiera di artisti e botanici che hanno abitato questo antico borgo siciliano. Oggi questa prestigiosa filiazione si incarna nel ricco parterre di aziende artigianali, enti culturali e maestranze che perpetuano questa tradizione secolare.
Esperienze immersive per le nuove generazioni
Il cuore pulsante della Festa delle Rose risiede nelle esperienze immersive pensate per trasmettere il sapere alle nuove generazioni. Gli allievi delle scuole primarie di Castelbuono, dell’Istituto Agrario I.I.S. Luigi Failla Tedaldi e del Liceo Artistico Jacopo Del Duca di Cefalù hanno potuto vivere momenti formativi unici nel vigneto realizzato con varietà antiche in collaborazione con l’Università di Palermo e nel frassineto della proprietà. L’offerta formativa si è arricchita con laboratori specializzati dedicati alla distillazione dell’acqua di rose, alla caseificazione, alla creazione degli erbari e all’osservazione delle api in arnia didattica. Un momento particolarmente significativo è stato rappresentato dalla creazione di opere d’arte en plein air realizzate dagli studenti del liceo artistico per rappresentare il legame vitale tra paesaggio, bellezza e identità.
Una festa che guarda al futuro
“Questa festa è un tributo alla mia terra e alla mia gente, per alimentare legami, trasmettere valori e costruire appartenenza” ha affermato Nicola Fiasconaro a margine dell’evento. Parole che sintetizzano perfettamente lo spirito di una manifestazione che si conclude ogni anno con una degustazione a tema, il cui formato sperimenta continuamente nuove forme di aggregazione e narrazione. La Festa delle Rose si configura così come un connubio di espressioni riunite sotto l’egida della Pasticceria, capace di federare discipline diverse nel segno del pregio. L’evento, rivolto a invitati locali, nazionali e internazionali, rappresenta un modello virtuoso di come l’educazione ambientale, civica e culturale possa essere veicolata attraverso collaborazioni permanenti con scuole, artisti, organismi culturali e realtà imprenditoriali, creando un ecosistema di conoscenza e tradizione che guarda al futuro senza dimenticare le proprie radici.
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