“L’Austria ha adottato un indice straordinario, che vorrei che utilizzassimo anche noi: l’indice di gradimento del turismo”. La presidente di Enit Alessandra Priante rilancia anche per l’Italia un’idea presa in prestito dall’estero ma che, ad alcuni nella Penisola, potrebbe ricordare quello che era ‘l’indice di gradimento’ televisivo nato agli albori del tubo catodico, poi sostituito dal più recente, più freddo e spesso contestato ‘share’.
Proprio come l’indice di gradimento, anche il metro adottato dall’Austria si basa su interviste con i diretti interessati. “Si parla con i residenti e con i turisti – spiega Priante – per valutare se il turismo sia recepito come elemento positivo o negativo”. Non una semplice misura quantitativa, dunque, ma un’indagine che indaga la percezione del turismo.
Un tema, questo, che viste le recenti proteste si inserisce nel filone del sovraffollamento turistico. “E non parliamo di overtourism, odio questa parola – precisa senza mezzi termini Priante -, copre di ‘atmosfera’ un concetto che sarebbe semplicemente questo: ‘stiamo gestendo male i flussi’”. E per migliorare la gestione, quello che serve sono i dati e le analisi. Anche sul modello dell’indice di gradimento.