“Siamo al campo base, pronti per la seconda fase di crescita”. E’ un Alberto Peroglio Longhin a tutto campo quello che rilascia a TTG Italia la prima intervista nel nuovo ruolo di ceo di Th Group. Il paragone è calzante, in quanto l’azienda arriva al giro di boa del 2024 portando in dote un fatturato di 200 milioni di euro, provenienti sia dai ricavi delle 35 strutture in portfolio, sia dall’attività di Baobab e Markando.
Quello che ha spinto un capitano di lungo corso come Peroglio Longhin ad approdare in Th Group è stata innanzitutto la “qualità del contatto con entrambi gli azionisti, sia dal punto di vista finanziario sia da quello imprenditoriale. Ritengo che il Gruppo abbia grandi potenzialità di sviluppo, grazie all’apporto di un know how ampio e consolidato, al quale si aggiunge l’impegno di un fondo istituzionale”.
Il progetto firmato Peroglio Longhin parte dunque da solidità finanziaria e massa critica importante e ha l’ambizione di ottimizzare l’aspetto organizzativo e i processi di lavoro, grazie anche a importanti investimenti in ambito tecnologico.
“L’innovazione – spiega il manager – riguarderà sia il back office sia il front e si svilupperà su tutti i nostri canali di distribuzione”.
In questo senso, la distribuzione tramite agenzie resta centrale. “La struttura commerciale del gruppo, forte di ottimi professionisti, verrà qualificata e tutelata. In programma anche la crescita della presenza commerciale su Milano”.
Peroglio Longhin parte dalla riorganizzazione dei processi per migliorare i risultati e continuare sulla via di una crescita sana e ponderata. “Mi inserisco in un’azienda che sa fare bene, ottimizzando gli strumenti a disposizione di chi vi lavora sarà possibile rendere ancora migliore l’efficienza operativa attraverso un sviluppo strategico che avverrà sia internamente sia per linee esterne”.
La priorità dell’era Peroglio Longhin sarà quella di “implementare le strutture in montagna, nostro grande punto di forza. Ci sono enormi opportunità di sviluppo specie sul fronte della montagna estiva. Ma il piano prevede anche di consolidare e stabilizzare il segmento relativo alle strutture al mare, che andranno segmentate e caratterizzate in base alle differenti tipologie di consumatori alle quali si indirizzano”.
Le opportunità non mancano, anche perché “la domanda che intercettiamo è in questo momento superiore all’offerta”.
Peroglio Longhin cita poi anche le strutture inserite nelle città. “Un segmento sul quale il Gruppo si è affacciato di recente, ma che verrà sicuramente inserito nel piano industriale triennale di prossima presentazione. Punto a una caratterizzazione ben definita, che permetta anche alle strutture urbane di essere competitive sul mercato. Ho già un’idea in proposito, che deve però essere valutata nell’ottica di una crescita che sia ben ponderata”.
Peroglio Longhin non tralascia nemmeno l’importanza del progetto dedicato al tour operating. “Baobab presenta una case history entusiasmante. Quest’anno si appresta a superare i 40 milioni di fatturato e si tratta sicuramente di un brand vincente, grazie a un preciso posizionamento sul target easy, giovane, dinamico”. Proseguirà poi anche lo sviluppo dell’altro brand di casa, Markando.
“Occorre impostare un modo diverso di fare budget ed è necessaria maggiore elasticità per catturare fasce nuove di mercato” chiude Peroglio Longhin.
Intanto, il primo passo dal ‘campo base’ avverrà nel 2025, con l’ottimizzazione del riempimento delle strutture presenti e l’aggiunta di 2-3 nuovi hotel già in pipeline.