“Ci rendiamo conto che le crociere sono un settore importante, ma dobbiamo fare meglio”. A dichiararlo è la ministro Daniela Santanchè, intervenendo alla tavola organizzata da Clia su overtourism e mondo croceristico.
“Dobbiamo sostenere il settore, ma capire anche come gestire meglio i flussi”. Secondo la ministro, infatti, l’overtourism non è il tema dei troppi turisti, bensì di regolarne i tempi e gli spostamenti. “Dobbiamo mettere insieme il sentire della popolazione locale e i visitatori. Non sarò mai contro il turismo e tanto meno quello croceristico, ma la domanda che mi faccio è: stiamo facendo il meglio?”. Su questo argomento è in particolar modo sulla regolamentazione dei flussi, il Ministro ha anche annunciato che ci sarà un nuovo incontro a Roma.
“Io voglio fare del turismo la prima industria italiana. Se prima però si contavano le teste, ora dobbiamo cambiare il paradigma e puntare sulla qualità. Quanti soldi lasciano questi turisti? Noi dobbiamo mettere a reddito il nostro patrimonio”. A sostegno della sua idea, il capo del Dicastero porta il successo della Via dell’Amore nelle Cinque Terre, anche dopo l’apertura a pagamento. I soldi servono proprio per manutenere i beni, e gestirne i flussi. “A Roma abbiamo messo il biglietto al Pantheon e non c’è stato nessun disastro. Dobbiamo saperci proiettare verso il futuro”, ha aggiunto Santanchè.