“Non viviamo ancora le dinamiche di overtourism che caratterizzano Roma e Firenze, ma dobbiamo mettere in campo azioni preventive per evitare di arrivarci”. Il sindaco di Torino Stefano Lo Russo segnala con queste parole che il fenomeno della crisi abitativa sta lambendo anche il capoluogo piemontese, alle prese col rincaro di affitti e mutui e con quello che definisce “l’aumento esponenziale degli affitti brevi, che richiede interventi mirati a contenerne l’impatto sull’offerta di alloggi”.
Come scrive lastampa.it elaborando i dati del Comune relativi al gettito della tassa di soggiorno – 1,3 milioni di euro nei primi sei mesi di quest’anno, 2,2 nel 2023 – gli appartamenti affittati temporaneamente ai turisti sono quasi 5.500. E secondo un’analisi condotta da Confesercenti l’aumento è stato del 196% nell’ultimo biennio.
Il Comune, da solo, può fare ben poco: la richiesta è già stata trasmessa all’Anci e quindi al governo. “C’è un tavolo di discussione in conferenza unificata – ha puntualizzato il sindaco – e il tema è di consentire ai Comuni di stabilire delle quote e delle soglie da non superare per gli affitti brevi. Ma si tratta di un problema complesso, perché confligge con le logiche di libero mercato e di proprietà che sono giustamente parte integrante della nostra cultura”.