Prenotazioni cancellate sotto data, considerazioni
Alcuni viaggiatori prediligono le tariffe non rimborsabili, percependo un maggior vantaggio economico e una tutela anche nell’investimento emotivo riposto nella vacanza. Il proporre un ventaglio di soluzioni ampie con tariffe rimborsabili e non rimborsabili consente di raggiungere un’utenza di viaggiatori più vasta, ma non è detto che sia sufficiente a tutelare l’hotel rispetto ad un eccesso di cancellazioni dell’ultimo momento. Le cancellazioni possono diventare un vero problema al raggiungimento degli obiettivi commerciali, ancor più importante se non si conosce e analizza il proprio storico e, soprattutto, in occasione di eventi straordinari. Le OTA, in particolare Booking.com, hanno introdotto la possibilità di modulare il cambio di politiche di cancellazione collegandolo al periodo della stagione. Un utilizzo attento delle politiche di cancellazione può influenzare il comportamento del viaggiatore, ma esistono anche altri strumenti da valutare, come ad esempio le assicurazioni sulle cancellazioni. Di seguito, proporremo un’analisi su entrambi gli strumenti.
1. Gestione delle politiche di cancellazione per ridurre l’annullamento delle prenotazioni alberghiere
Booking.com è stata la prima OTA a consentire una gestione dinamica delle politiche di cancellazione, consentendo di variare su periodo le condizioni richieste. Per dare uno slancio al proprio website e acquisire più prenotazioni dirette, sarebbe opportuno applicare almeno le stesse condizioni anche nel proprio booking on-line.