BAR & WINE – Tra Campidoglio e Palatino, in un edificio del 1585 nel Rione Campitelli, ha aperto Tribuna Campitelli, nuovo punto di riferimento della ristorazione capitolina dove tradizione e innovazione convivono sotto un’unica visione. Il progetto porta la firma di tre professionisti cresciuti nel mondo della ristorazione romana: gli chef Francesco Brandini e Roberto Bonifazi insieme al maître-sommelier Daniele Gizzi, già protagonisti delle esperienze di Bottega Tredici e Tartarughe Bar e Bottega. L’obiettivo dichiarato è riportare nel centro della capitale un locale che punti su qualità, lavoro artigianale e personalità gastronomica ben definita. A coordinare l’esperienza in sala c’è il restaurant manager Gianluca Franceschini, che costruisce un servizio su misura dove piatti, bevute e narrazione della città si intrecciano in modo naturale.
Il bancone come cuore pulsante: la carta drink e l’aperitivo
Varcando la soglia del palazzo storico su via della Tribuna di Campitelli, l’attenzione viene catturata subito dal bancone illuminato e dalla parete completamente occupata dalla bottigliera: un elemento scenografico che introduce il carattere di locale contemporaneo del ristorante. Qui prende corpo l’idea di coerenza che attraversa tutto il progetto: la stessa precisione che caratterizza sala e cucina si ritrova nei bicchieri, nei cocktail e nel momento dell’aperitivo, rendendo il bar una vera e propria estensione degli spazi che comunica sia con la strada che con il tessuto storico della città.
La drink list si costruisce come collegamento tra passato e presente: i grandi classici – Spritz, Bellini, Garibaldi, Americano, Margarita – vengono preparati con attenzione tecnica e pensati come accesso per un pubblico variegato, dall’aperitivo informale al pre-cena più ricercato. Ogni ricetta lavora su bilanciamenti studiati di acidità, dolcezza e bollicina, trasformando anche l’ordine più semplice di uno Spritz o un Bellini in un primo assaggio della filosofia del locale, basata su pulizia dei sapori e precisione nell’esecuzione.
A fianco dei classici, la sezione Martini esplora le diverse sfumature di questo cocktail leggendario: dal Dry al Dirty, dal Vesper al Gibson fino all’Altamura Martini, costruiti con gin London Dry, vodka e vermouth scelti per nitidezza e personalità. La Martini Experience propone un percorso attraverso quattro interpretazioni diverse, permettendo di sperimentare proporzioni, temperature e consistenze, mentre la Negroni Selection – dal Classico alle varianti al caffè e alla rosa, con la Negroni Session in tre assaggi – trasforma il bancone in un laboratorio sensoriale per gli appassionati dei grandi bitter italiani.
Nella sezione “Campitelli Segreta” la miscelazione diventa espressamente narrativa: sei signature – Il Foro, La Colonna, Domus Aurea, Caravaggio, Aedes e Campitelli – collegano il bicchiere allo spirito del quartiere, traducendo la storia della zona in sapori liquidi. Dai rimandi archeologici e minerali de Il Foro alle linee essenziali de La Colonna, dai contrasti intensi del Caravaggio alle note verdi e floreali di Aedes, fino al cuore aromatico del rione racchiuso nel Campitelli, ogni drink offre una prospettiva diversa su Roma, tra rovine, giardini nascosti e luci del tramonto, attraverso una miscelazione eseguita con maestria.
A chiudere il cerchio, una selezione di mocktail – dal Negroni 0.0 al Moscow Mule 0.0 fino al Paloma 0.0 – permette di vivere l’esperienza del bancone anche senza alcol, mantenendo intatta la complessità aromatica e la cura del servizio. Le versioni analcoliche utilizzano bitter 0.0, distillati non alcolici, succhi freschi e spezie, garantendo a chi sceglie di non bere alcol di attraversare comunque lo stesso universo di profumi, texture e ritualità del cocktail bar.
In questo scenario, l’aperitivo si presenta come parte autonoma del racconto gastronomico: un momento che può anticipare la cena o diventare esperienza a sé, con servizio al tavolo che porta il bar dentro il ritmo della sala. La proposta spazia dal pan brioche tostato con acciughe XL, burro ed erbe, alle verdure fritte con salsa di capperi, limone e peperoncino, passando per cocktail di gamberi, Pata Negra 5J riserva con pan brioche e tomate, caviale Prunier con pane, burro francese e accompagnamenti, focaccia con selezione di Cinta Senese e giardiniera, pinzimonio con emulsione di olio evo e sesamo, fino al mondo delle ostriche, presentate per provenienza, sapidità e texture, con percorsi di degustazione concepiti come un vero itinerario nel mondo del crudo.
Appuntamenti speciali: il bancone diventa palcoscenico
Per sottolineare quanto il cocktail bar sia elemento centrale nell’identità di Tribuna Campitelli, il locale ha lanciato un calendario di appuntamenti dedicati, trasformando il bancone in palcoscenico per la miscelazione d’autore.
Si parte oggi 15 dicembre con “The Martini Chapter – Quattro visioni di bar e miscelazione”, serata dedicata al Martini cocktail che riunisce quattro bartender di riferimento dell’hôtellerie romana: i professionisti presenteranno le proprie versioni di Martini alternandosi al bancone di Tribuna Campitelli dalle ore 19 alle 22, con musica in sottofondo, possibilità di ordinare alla carta e diverse varianti tutte da scoprire. Protagonisti dell’evento saranno i bartender Lorenzo Politano dell’Aleph Rome Hotel, Mattia Capezzuoli dell’Hotel de Russie, Mattia Bresolin del The Rome Edition e Valerio Visentin della Terrazza Les Étoiles dell’hotel Atlante Star, ciascuno con una propria interpretazione contemporanea.
All’inizio di questo percorso, il pubblico sarà accolto dalla versione della casa, il Mini Martini Campitelli di benvenuto, seguito dal Colatini di Mattia Bresolin, un Martini cremoso e tropicale realizzato con Vodka Beluga Noble, colada cordial e Peychaud’s bitter, con foglia di ananas; il Vegetables Dirty Martini di Valerio Visentin, che reinterpreta il dirty con Beluga Noble Celebration, Noilly Prat, salamoia di verdure in agrodolce, soluzione salina e un tocco di vapore al sedano, guarnito con verdure in agrodolce. Lorenzo Politano firmerà l’Heritage Twist, un Martini mediterraneo che sostituisce l’oliva con il carattere vegetale di Vodka Altamura, cordiale di pomodorini datterini e olio al basilico; completa l’offerta il Nuclear Martini di Mattia Capezzuoli, una versione ad alta intensità aromatica che combina Boatyard Gin, Italicus al bergamotto, distillato di albicocche del Vesuvio, orange bitter e un accenno di assenzio, rifinito da un lemon coin.
In questo dialogo continuo tra miscelazione, ospitalità e cucina, Tribuna Campitelli rafforza il suo posizionamento come nuovo salotto internazionale nel cuore antico della capitale. La scelta di valorizzare il bancone non solo come punto di servizio ma come vera e propria quinta teatrale dimostra una visione chiara: il bar non è accessorio alla sala ma ne rappresenta un’estensione naturale, capace di attrarre sia chi cerca un aperitivo veloce prima di proseguire la serata altrove, sia chi desidera fermarsi per un’esperienza più strutturata.
Gli eventi dedicati alla mixology confermano inoltre la volontà di inserirsi stabilmente nel circuito della ristorazione e della miscelazione di livello, creando occasioni di confronto e contaminazione tra professionisti. Ogni elemento, dal piatto al bicchiere passando per la selezione musicale e la cura dell’accoglienza, contribuisce a costruire un racconto coerente sulla città e sul suo patrimonio storico e gastronomico.
Photo Credit: Marco Scichilone
