

A Host 2025 Fabio Russo ha intervistato Roberto Nocera, Direttore Generale de La San Marco, azienda friulana con oltre cent’anni di storia nel settore delle macchine da caffè professionali. Quest’anno, per la prima volta, l’azienda ha condiviso in fiera lo spazio espositivo con altri marchi del Gruppo SEB Professional, tra cui WMF, Schaerer, Curtis e Zummo, per mostrare un’offerta completa che va oltre l’espresso e abbraccia tutto il mondo beverage, pensata per rispondere a tutte le necessità del settore Horeca.
La San Marco ha presentato in anteprima in fiera La125, la nuova macchina professionale che succede all’iconica serie100, che dai primi anni 2000 è tra le più vendute e apprezzate nel mondo. Sulla 125 grava quindi il peso di questa grande eredità, ma tanta attenzione dal punto di vista tecnico e della sostenibilità è stata rivolta alla progettazione di questa macchina che saprà sicuramente raccogliere il testimone e non deludere il pubblico professionale.
La nuova 125 è una macchina che si adegua agli standard professionali del momento, ma la filosofia aziendale resta incentrata sul potenziale umano; come ci spiega Nocera la tecnologia, inclusa l’intelligenza artificiale, non deve sostituire il barista ma potenziarlo. È lui il vero motore del settore, colui che può far passare il caffè da semplice bevanda popolare a bevanda conosciuta e apprezzata in tutta la sua complessità.
Oltre alle caratteristiche tecniche avanzate che permettono agli operatori di esprimersi al meglio e di erogare qualsiasi tipo di miscela in modo ottimale, La 125 è in grado anche di rispettare l’ambiente: è realizzata in acciaio e alluminio, materiali riciclabili al 99%, e consente un risparmio energetico notevolissimo che sfiora il 30%. La San Marco conferma così il proprio impegno verso una cultura del caffè più responsabile e sostenibile, dimostrando che innovazione tecnologica e sostenibilità possono andare di pari passo.