

Nel panorama agroalimentare, il food service si distingue oggi come uno dei comparti più competitivi.
A delineare un simile scenario concorrono diversi fattori: la necessità di garantire un’elevata varietà di prodotti, spesso con frequenti rotazioni e in piccoli lotti; l’obbligo di rispondere con puntualità a ordini frazionati ma urgenti; la pressione sul contenimento dei costi e, allo stesso tempo, il rispetto di standard rigorosi in termini di qualità, sicurezza e tracciabilità.
In questo contesto, le imprese che operano lungo tutta la filiera devono garantire il massimo livello di efficienza e coordinamento. La priorità è quella di arrivare a offrire un livello di servizio elevato, che risulti preciso nelle tempistiche, coerente nelle quantità, affidabile nella gestione della qualità, flessibile nella risposta alle esigenze del cliente.
Tra gli elementi che contribuiscono a determinare il livello di servizio del comparto, un ruolo determinante è senza dubbio ricoperto dalla logistica agroalimentare e, ancora di più, da quella a temperatura controllata, indispensabile per garantire l’integrità e il valore dei prodotti lungo tutta la catena distributiva. Scopriamo più nel dettaglio come funziona, concentrandoci anche su un esempio di eccellenza del settore come il servizio di logistica a temperatura controllata di STEF.
La logistica agroalimentare nel foodservice
Nel foodservice, la logistica agroalimentare rappresenta l’insieme delle attività che permettono di far arrivare i prodotti alimentari dal produttore al punto di consumo nel pieno rispetto dei requisiti normativi vigenti.
Si tratta di un processo articolato che comprende molteplici operazioni, tra cui l’approvvigionamento, il trasporto, lo stoccaggio in magazzino e le operazioni di carico e scarico della merce.
Come per ogni comparto dell’agroalimentare, anche nel foodservice la logistica deve rispondere a esigenze specifiche, legate alla frequenza delle consegne, alla varietà dei prodotti trattati e alla necessità di rispettare tempistiche operative ben definite.
Una parte di questi flussi riguarda gli alimenti non deperibili, come pasta, cereali, legumi secchi, conserve, sottoli, alimenti disidratati, zucchero, sale, olio. Si tratta di prodotti a lunga conservazione, la cui piena integrità viene assicurata da una gestione curata di ogni dettaglio.
In particolare, è fondamentale proteggere il packaging, prevenire l’esposizione a fonti di calore, umidità o luce diretta, garantire una corretta rotazione delle scorte e mantenere le condizioni ambientali idonee lungo tutto il processo distributivo.
I prodotti deperibili, vale a dire gli alimenti freschi, quelli termosensibili e i surgelati, richiedono invece un altro tipo di trattamento e attenzioni ancora maggiori lungo tutta la filiera, motivo per cui per mantenere intatte le loro proprietà organolettiche è fondamentale ricorrere alla logistica a temperatura controllata.
L’importanza della logistica a temperatura controllata
La logistica a temperatura controllata è quella particolare branca della logistica agroalimentare che si occupa della movimentazione alimenti freschi, termosensibili e surgelati, assicurando che avvenga sempre nel pieno rispetto della catena del freddo.
Si tratta di una condizione fondamentale per la prevenzione delle contaminazioni alimentari, cioè quelle alterazioni indotte da sbalzi di temperatura o dal mantenimento in condizioni termiche inadeguate, responsabili di accelerare il processo di deterioramento con ripercussioni significative per la salute.
In particolare, ogni tipologia di prodotto dev’essere sempre mantenuto, lungo tutta la filiera, all’interno di un determinato intervallo di temperatura, che va dai 2°C ai 4°C per gli alimenti freschi e può arrivare a temperature negative fino a -25°C per quello che riguarda i surgelati. Gli alimenti termosensibili, invece, necessitano di temperature controllate moderate, che si differenziano in base alle specifiche peculiarità dei singoli prodotti.
Per fare in modo che la movimentazione di questi prodotti avvenga nel pieno rispetto della catena del freddo lungo tutta la catena di approvvigionamento, è fondamentale affidare la logistica a temperatura controllata a operatori specializzati nella gestione della supply chain agroalimentare.
L’esempio virtuoso di STEF
Nell’ambito dei servizi di logistica e trasporto a temperatura controllata, un vero e proprio esempio virtuoso nel settore dell’agroalimentare è quello che arriva da STEF, operatore specializzato a livello europeo, attivo da oltre 30 anni in Italia, dove si contraddistingue per una presenza capillare, su tutto il territorio nazionale.
Nel dettaglio, per favorire una gestione ottimale della supply chain agroalimentare, STEF può contare su personale altamente qualificato, in grado di operare sempre nel pieno rispetto di tutti i protocolli stabiliti dalle più rigide normative di settore. Ogni attività viene condotta avvalendosi di magazzini e mezzi refrigerati, anche a temperatura negativa, così come di software proprietari con cui sviluppare servizi del tutto su misura, per rispondere al meglio alle più diverse necessità dei tanti attori presenti all’interno del comparto.
Affidare la logistica a temperatura controllata a un operatore come STEF significa quindi poter contare su un sistema organizzativo solido, tecnologie avanzate e un presidio costante lungo tutta la filiera, che permette di avvalersi di prodotti alimentari di qualità.
Un aspetto che contribuisce a rafforzare la fiducia dei consumatori, garantendo alle imprese del comparto foodservice un importante vantaggio competitivo.