AMBIENTE E SOSTENIBILITÀ – La storica torrefazione Goppion Caffè di Preganziol, in provincia di Treviso, ha pubblicato il suo primo bilancio di sostenibilità, documento elaborato seguendo i criteri internazionali Global Reporting Initiative (GRI). Il rapporto illustra l’impegno aziendale verso la sostenibilità economica, ambientale e sociale attraverso un periodo di quattro anni, dal 2021 al 2024.
Il documento mette in evidenza il continuo sforzo dell’azienda nel migliorare le proprie performance. Il rapporto sottolinea la diminuzione dei rifiuti prodotti durante le fasi di lavorazione, segno di efficacia e cura nel contenere gli sprechi mediante la selezione di materie prime certificate e riciclabili, promuovendo il riuso e il riciclo. Per quanto concerne l’approvvigionamento energetico, questo viene assicurato attraverso l’istallazione di pannelli fotovoltaici sulla copertura dello stabilimento. Anche la cura per il benessere dei dipendenti costituisce un elemento fondamentale per Goppion: le pause lavorative sono state accorciate per consentire un termine anticipato della giornata pomeridiana assicurando maggiore tempo personale, mentre è disponibile una tessera welfare che consente di accedere a offerte e servizi vantaggiosi.
La ricerca rappresenta un elemento ugualmente significativo nel bilancio di sostenibilità: sono in fase di studio materiali per il confezionamento che assicurino una conservazione ottimale del caffè e che risultino anch’essi riciclabili, oltre a nuove modalità per il riutilizzo della silverskin, l’ultima pellicola che ricopre il chicco verde di caffè e che si separa esclusivamente durante il processo di tostatura.
“Il cammino avviato verso la sostenibilità, fondato sull’integrazione dei tre pilastri essenziali degli standard GRI – dichiara Paola Goppion, che insieme a Sergio, Silvia e Mario guida la torrefazione – rappresenta un passaggio naturale, logico e fondamentale per la nostra attività e per rendere conto in modo trasparente e genuino delle prestazioni sociali, ambientali ed economiche, condividendone i risultati ottenuti e gli obiettivi stabiliti con chi lavora al nostro fianco. Nella sensibilità delle persone in azienda è sempre presente l’attenzione verso le azioni quotidiane: compilando il bilancio di sostenibilità abbiamo compreso che molte iniziative, in effetti, fanno parte del nostro modo di vivere quotidiano, sin dall’inizio della nostra esperienza, e che per noi rappresentano da sempre attenzione ed educazione. Rimane ancora molto da realizzare, ma siamo soddisfatti dei traguardi conseguiti fino ad oggi“.
Nel bilancio di sostenibilità sono indicati i Paesi dai quali Goppion si rifornisce della materia prima – per l’85% caffè di qualità Arabica e il rimanente 15% di Robusta, selezionati tra i migliori a livello mondiale per realizzare prodotti che risultino immediatamente identificabili per il consumatore – e i mercati di esportazione dove l’azienda opera, prevalentemente in Europa e in Asia: “Il nostro ambito di vendita – prosegue Paola Goppion – è cresciuto gradualmente. Ci siamo espansi attraverso le fiere, la cura dei rapporti con partner che condividono i nostri principi, ma principalmente grazie al mantenimento della qualità del prodotto, della sua presentazione e di una promessa che è diventata garanzia. Attualmente i Paesi verso cui esportiamo sono circa trenta, ma stiamo sviluppando nuovi contatti in Giappone e in Medio Oriente. Approcciarsi ad altri Paesi significa un po’ come iniziare tutto da capo, presentarsi e dimostrare ciò che sappiamo realizzare con semplicità e trasparenza“.
Goppion ha inoltre ampliato la sede di Preganziol con 1000 mq di nuovi spazi dedicati al deposito della materia prima e del prodotto confezionato pronto per la spedizione, facilitando la logistica e le operazioni di carico e scarico. La sede aziendale, aperta nel 1968, è stata quindi riprogettata per risultare più funzionale e moderna, con l’obiettivo di favorire anche il benessere di tutti e di incrementare le prestazioni in ambito ambientale: “La nostra azienda – conclude Paola Goppion – si affaccia sul Terraglio, antica strada napoleonica ricca di storia che unisce Treviso a Venezia. La sua linea riflette un’architettura innovativa della metà degli anni Sessanta, mitigata dal laghetto sul fronte. Tutti gli interventi di rinnovamento rispettano la sua collocazione e il legame con il territorio che la accoglie“.
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