RISTORAZIONE – Giorgia Favaro, Amministratrice Delegata di McDonald’s Italia, intervenendo al Meeting di Rimini insieme al Ministro Francesco Lollobrigida, ha illustrato la strategia di crescita del brand per il mercato italiano.
Investimenti e sviluppo del territorio
La catena di ristorazione ha delineato un ambizioso programma di espansione che vede l’Italia come mercato prioritario. L’azienda prevede di destinare circa 800 milioni di euro entro il 2027 per il potenziamento della propria presenza sul territorio nazionale, attraverso l’inaugurazione di nuovi punti vendita e la ristrutturazione delle strutture esistenti. Parallelamente, McDonald’s conferma il proprio sostegno al settore agroalimentare nazionale, nel quale vengono investiti annualmente oltre 400 milioni di euro.
Il percorso di sviluppo porterà l’azienda a raggiungere circa 800 ristoranti sul territorio nazionale già entro la conclusione dell’anno in corso, con la creazione di oltre 5.000 nuove opportunità lavorative. Secondo le stime aziendali, questa espansione genererà un valore condiviso di 3 euro sull’intera filiera per ogni euro di fatturato realizzato dai ristoranti.
Strategia commerciale e accessibilità
A distanza di 40 dall’apertura del primo locale italiano, McDonald’s punta su un approccio che bilancia convenienza, qualità gustativa e innovazione. L’obiettivo è garantire alla clientela, con particolare attenzione alle famiglie, la possibilità di consumare pasti di qualità a prezzi contenuti in ambienti confortevoli.
In questa direzione si inserisce il lancio e il consolidamento di iniziative come il nuovo Menu Salvaeuro, proposta disponibile quotidianamente al prezzo massimo di 4,95 euro in tutti i punti vendita McDonald’s presenti sul territorio italiano.
Impatto economico e occupazionale
L’impegno della multinazionale americana per il mercato italiano si è concretizzato lo scorso anno con investimenti pari a 235 milioni di euro destinati all’apertura di 51 nuovi ristoranti. Secondo uno studio condotto da Althesys per conto dell’azienda, queste nuove aperture dovrebbero generare entro la fine del 2025 un valore condiviso stimato in 164,5 milioni di euro, equivalente a quasi l’1% della crescita del PIL italiano prevista per l’anno corrente.
Le nuove aperture hanno contribuito alla creazione di 2.858 posti di lavoro, per un volume complessivo di salari e contributi pari a 48,2 milioni di euro, cifra corrispondente alla capacità di spesa di 800 famiglie italiane.
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