
PREMI E RICONOSCIMENTI – La prima edizione dell’Italy Sushi Cup ha incoronato Gianni Fernando come migliore sushiman italiano. L’evento, svoltosi il 28 maggio a Vercelli, ha visto trionfare Lo chef di origini cingalesi che dal 2013 studia cucina e lavora in Italia. Il vero nome di Gianni Fernando è Kurukulasuriya Shehan Laksha Fernando, attualmente consulente del ristorante Goma di Chessy, in Francia, dopo una lunga esperienza nei ristoranti giapponesi di Napoli, città dove risiede.
Il secondo posto è andato a Clayton Kawamura, chef di origini nippo-brasiliane che dal 2002 vive e lavora nel trevigiano. Al terzo posto si è classificato John Pahilanag, filippino di nascita ma calabrese d’adozione, attivo dal 2013 nel ristorante Tipanan sul mare di Catanzaro. L’alto livello della competizione italiana ha convinto il World Sushi Cup ad accettare eccezionalmente anche il secondo classificato come rappresentante per l’Italia.
Due italiani verso il mondiale di Tokyo
Entrambi i vincitori rappresenteranno l’Italia al World Sushi Cup 2025, la competizione mondiale che si terrà a Tokyo dal 19 al 22 agosto. Questo evento annuale decreta il miglior sushiman non giapponese del mondo ed è sostenuto dal Ministero Giapponese di Agricoltura Silvicoltura e Pesca e promosso dall’All Japan Sushi Association e dal World Sushi Skill Institute (WSSI).
La giuria internazionale, presieduta da Gentaro Yamazaki, docente emerito del World Sushi Skill Institute, ha valutato otto finalisti attraverso tre prove specifiche: preparazione del pesce e degli ingredienti per sushi e sashimi, allestimento di una composizione di Edomae-sushi tradizionale e realizzazione di una composizione di Sushi Creativo. Tutti i partecipanti possedevano il Sushi Proficiency Certificate, prestigioso attestato riconosciuto dal Governo giapponese.
L’eccellenza tecnica di Fernando
Gianni Fernando si è distinto particolarmente nella composizione tradizionale, eseguendo elementi classici con grande maestria ed estrema precisione, composti armoniosamente in una scatola di legno secondo il preciso stile giapponese. Per la prova creativa ha presentato nigiri caratterizzati da aromi differenti e una personalissima interpretazione di sushi a strati.
“Sono molto felice di questo successo, lo dedico alla memoria della mia prima insegnante giapponese di sushi, Nori Koidea, che mi ha accolto a Napoli, città in cui vivo, e mi ha fatto appassionare alla sua arte“, ha dichiarato il vincitore, mostrando gratitudine verso chi lo ha introdotto nell’arte del sushi.
L’organizzazione e il sostegno al settore
L’evento è stato organizzato dall’AIRG (Associazione Italiana Ristoratori Giapponesi), fondata nel 2003 e presieduta da lo chef Minoru Hirazawa, pioniere della gastronomia giapponese in Italia dal 1989. “Si è trattato di una competizione di altissimo livello“, ha sottolineato Hirazawa, evidenziando come tutti i partecipanti abbiano dimostrato grandi competenze tecniche e uno stile personale riconoscibile.
L’Italy Sushi Cup ha ricevuto il patrocinio del Consolato Generale del Giappone di Milano, della Regione Piemonte, della Provincia di Vercelli, della Città di Vercelli e di JETRO (Japan External Trade Organization). Partner principale è stato il riso New Kenji, prodotto nel Vercellese da Mundi Riso. Grazie alla collaborazione con CIR Viaggi di Vercelli, l’organizzazione sosterrà le spese di trasferta e alloggio per entrambi i rappresentanti italiani alla competizione mondiale di Tokyo.
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