
Peggiorano ulteriormente i conti delle compagnie aeree cinesiche, dopo aver chiuso un 2024 in negativo, registrano perdite anche per il primo trimestre di quest’anno. Sebbene questo sia il quinto anno consecutivo di perdite, i responsabili – secondo quanto riportato da Preferente – hanno addotto a motivazione, tra l’altro, le questioni tariffarie con gli Stati Uniti, nonostante siano iniziate solo ad aprile e, quindi, risulti difficile comprendere come questo abbia potuto influenzare i risultati dei tre mesi precedenti.
Air China (da non confondere con China Airlines, che ha sede a Taiwan), che è il vettore più strettamente legato a Pechino, ha perso qualcosa come 281 milioni di dollari, il 22% in più rispetto all’anno precedente; China Southern, la più grande delle tre e la più strettamente legata a Guangzhou, ha perso 102 milioni di dollari rispetto ai profitti dell’anno scorso, mentre China Eastern, più strettamente legata a Shanghai, ha perso il 24% in più rispetto al 2024: 140 milioni di dollari.
Al momento le tre compagnie aeree – tutte di proprietà statale – stanno riducendo l’offerta di posti sui voli nazionali per aumentare quella sulle tratte internazionali anche se i risultati, se positivi, non saranno visibili nell’immediato.