

RICETTE – Al bar del più iconico hotel della Dolce Vita di via Vittorio Veneto, ossia quello del Rome Marriott Grand Hotel Flora, per la giornata internazionale della donna di sabato prossimo 8 marzo il bar manager Alessio Mercuri ha pensato ad un cocktail che sa di primavera e che parla all’universo femminile: il Flower Rain, un drink dolce e fruttato, il cui nome è ispirato proprio a quello dell’hotel e ideato per tutte le donne che vogliono festeggiare concedendosi il momento di un brindisi in questa giornata speciale di impegno e di festa. Il gusto del cocktail pensato è caratterizzato dal frutto del lychee che dona un carattere fresco e contemporaneamente morbido al drink che è bilanciato poi dal corpo e dalla struttura del rum jamaicano secco e robusto. Il Flower Rain, cocktail adatto soprattutto alla stagione primaverile ed estiva, viene realizzato in shaker con Kingston dark rum, Lychee liqueur, Melone bianco, Succo di lime, Succo d’ananas, Oleo saccarum e una garnish di stelo di zucchero caramellato rosso dalla forma irregolare e sempre diversa, proprio com’è la natura del femminile così forte e sorprendentemente mutevole.
Dosi:
50 ml Kingston dark rum
20 ml Bols Lychee liqueur
10 cubetti di Melone bianco
30 ml Purea d’ananas
15 ml Oleo saccharum aromatizzato al lime
25 ml Succo di lime
Per la garnish di caramello:
zucchero e acqua in parti uguali e colorante rosso
IL BAR MANAGER ALESSIO MERCURI
Alessio Mercuri inizia a lavorare nel mondo della mixology grazie al padre, che gestiva un locale in una zona sciistica alle porte di Roma e se ne appassiona fin da subito, coltivando il ruolo di “intrattenitore” che ricopre il bartender. La sua formazione nel campo è decisamente eclettica: dopo diverse esperienze di caffetteria e all’interno di cocktail bar, si affaccia al mondo dell’hotellerie e, dal bancone dell’Hotel Cesari, approda all’Orum Bar dell’Hotel Excelsior, dove consolida la convinzione che la mixology sia la sua vocazione. Decide, quindi, di allargare le sue conoscenze e fare un’esperienza all’estero, per apprendere un approccio al mestiere differente, in una cultura singolare come quella australiana. Dopo un anno in diverse località, dal Northern Territory fino a Melbourne, torna a Roma ed entra all’Hotel Cosmopolita. Poi è la volta di Londra e dal club Warwick di Soho al Plateau, uno dei cocktail bar più importanti di Canary Warf, riesce finalmente a mettere in pratica ciò che ha imparato sulla mixology. Rientra a Roma dopo sette anni ed entra al Time Bar del Grand Hotel Via Veneto. Nel 2020 avviene il suo ingresso al Rome Marriott Grand Hotel Flora, dove mette in pratica la sua idea di bar, fatta di accoglienza e attenzione verso il cliente, professionalità e una mixology perfettamente eseguita.
STORIA GRAND HOTEL FLORA
Il Rome Marriott Grand Hotel Flora di via Veneto è uno degli stabili più rappresentativi e storici del quartiere Ludovisi, costruito nel 1905 nei terreni abbandonati dalla nobile famiglia romana Borghese, già nel ‘600 faceva parte dei terreni di un’altra famiglia nobiliare romana che da appunto il nome a tutta la zona, i Ludovisi. Dalla sua costruzione, e durante tutto il XX° secolo, il Grand Hotel Flora diventa scenario e centro di alcuni dei momenti più significativi della storia della città. Frequentato già negli anni ’30 da filosofi e scrittori come Paul Valery che dichiarava “A Roma scendo al Flora” fino a Federico Fellini che tra gli anni ’50 e ’60 durante il periodo denominato Dolce Vita, dichiarava scherzosamente “Vado al Flora e totus floreo…”, citando il canto medievale che recita per ardenti passioni d’amore la frase “Totus floreo” ossia “Sono tutto un fiore”. Lo frequentano come ospiti negli anni a seguire anche attrici come Rita Hayworth e Joan Crawford oltre a personalità del calibro Cassius Clay e il presidente Richard Nixon. Il palazzo tornato a nuovo lustro nei giorni nostri soprattutto dopo le recenti ristrutturazioni volute dalla proprietà attuale nella persona di Salvatore Naldi, accoglie oggi i clienti da tutto il mondo ammirati dalla storia dell’hotel ma anche certi degli standard internazionali di qualità del brand d’hospitality Marriott. Nei sei piani dell’hotel, con le sue 129 camere e le 24 suites, si trovano anche 6 sale meeting con strumentazioni tecniche all’avanguardia, una palestra e una meravigliosa “SPA suite” con circa 20mq di terrazzo privato e riservato con jacuzzi esterna e sauna. Punto di riferimento della struttura anche il Flora Restaurant guidato dallo chef Massimo Piccolo e la terrazza al settimo piano.
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