VINI E DINTORNI – Nell’estrema propaggine orientale dei Monti Lessini, tre le provincie di Vicenza e di Verona, nel cuore della Val d’Alpone, culla del Soave Classico e della Garganega, si erge una collina di origine vulcanica dalla quale prende il nome una delle aziende vitivinicole storiche dell’areale che ha fatto del suo legame profondo con queste terre il filo conduttore del suo percorso e della sua evoluzione: Ca’ Rugate.
Oggi guidata da Michele Tessari la cantina di Montecchia di Corsara è il frutto dell’esperienza e della sensibilità di quattro generazioni di viticoltori che muovono i primi passi agli inizi del ‘900, quando l’attività principale era la commercializzazione dello sfuso. Negli Anni ‘70 a seguito di una notevole espansione del vigneto, la decisione di gestire in autonomia le proprie uve affrancandosi dal rapporto con le cooperative, per arrivare alla fondazione della “Agricola Tessari Fulvio e figli” che nel 1986 diventerà Ca’ Rugate.
L’azienda, che nasce bianchista, vede il suo fulcro storico nei 45 ettari del Soave Classico ma a partire dal 1999 si è allargata anche alla Valpolicella, con 40 ettari, per arrivare nel 2008 all’ulteriore aggiunta di 5 ettari di Lessini Durello. Un’evoluzione che racconta la volontà di abbracciare un ventaglio più ampio di espressioni di un territorio vitivinicolo eterogeneo e dalle grandi potenzialità, andandone ad individuare una propria identitaria interpretazione.
Circa 750.000 le bottiglie prodotte, di cui la metà destinata al mercato internazionale. Al centro del progetto le varietà autoctone come Garganega, Trebbiano di Soave e Durella per i bianchi e Corvina, Rondinella e Corvinone per i rossi.
L’ingresso di Michele in azienda nel 2001, dopo il conseguimento della laurea in Enologia, ha segnato una svolta con la realizzazione della nuova cantina e successivamente il passaggio alla conduzione biologica avviata nel 2017 che viene considerata essenziale in un’ottica di salvaguardia e tutela del patrimonio viticolo, un’impresa non da poco che espone a grandi rischi considerata l’estensione e la varietà di suoli e dei terreni caratterizzati da notevoli pendenze e microclimi nelle diverse aree, ma rispetto alla quale non sono mai stati fatti passi indietro.
Fondamentale anche la visione che in qualità di enologo Michele ha portato avanti grazie al costante confronto che ha con Beppe Caviola dal 2004: tracciare una propria strada ripensando territori e tipologie avendo come linea guida un’idea di eleganza armonica, lavorando sugli elementi in termini di sottrazione e mai di addizione e questo per tutte le sue etichette, dai metodo classico, ai bianchi, ai rossi per arrivare ai vini dolci.
Da anni Ca’ Rugate ha messo in piedi numerosi progetti per la promozione del territorio manifestando uno degli elementi centrali della sensibilità della famiglia Tessari, la volontà di raccontare la propria storia e valorizzare le proprie radici. L’accoglienza è dunque uno dei dogmi irrinunciabili, con le porte dell’azienda che sono aperte ai visitatori sette giorni su sette.
La Cantina è non solo sede di un Museo del Vino, con una larga esposizione di oltre 150 strumenti e attrezzi usati e oggi accuratamente custoditi dalla famiglia Tessari dopo oltre un secolo di attività vitivinicola- rurale, ma anche Fattoria Didattica della Regione Veneto, con percorsi dedicati per gli istituti scolastici a partire dalle scuole dell’infanzia e dal 2023 Fattoria Sociale, sede di un parco faunistico di oltre 3.000 mq di un’oasi di silenzio, natura e cielo, progetto virtuoso di realtà sociali per valorizzazione del turismo inclusivo.
I vini degustati
“Amedeo” Lessini Durello Riserva 2018
L’Amedeo è un Metodo Classico da uve Durella, un’etichetta che rappresenta la sfida alla quale la famiglia Tessari ha puntato per andare oltre le produzioni di bollicine legate a Garganega e Molinara. È stato chiamato così in onore del padre di Michele, del suo bisnonno e di suo figlio, cerchio generazionale che si chiude in un sol nome.
Due i dati analitici che fanno la differenza: pH sotto il 3 e acidità totale intorno al 10, il tutto senza interventi o correzioni in corso d’opera. Dalle note citrine e appuntite e dai richiami floreali che ne fanno un vino gastronomico e per natura longevo, ne vengono prodotte circa 10.000 bottiglie.
“Monte Fiorentine” Soave Classico 2022
Il Monte Fiorentine rappresenta un vino storico per la famiglia Tessari, con la prima vendemmia risalente al 1988. Blend composto da 90% di uve Garganega, e 10% di Trebbiano di Soave, nasce da vecchie vigne degli anni ‘50 site a nord del Colle Rugate, su suoli vulcanici ricchi di sostanze minerali che si sviluppano tra i 200 e i 250 metri d’altitudine.
Questi filari vedono ancora in uso il sistema di allevamento a pergola, utile per proteggere dall’eccessiva esposizione al sole e dalle criticità connesse al surriscaldamento globale.
Affinato esclusivamente in acciaio, figlio di un terroir di alta vocazione, dai sentori di frutta esotica e dalle note balsamiche e minerali, è un vino che esprime sapidità e persistenza.
“Campo Lavei” Valpolicella Superiore 2022
Nella zona collinare di Montecchia di Corsara nella località Campo Lavei caratterizzata da terreni ricchi di scheletro e prevalentemente calcarei sono allevate le uve Corvina, Corvinone e Rondinella da cui nasce questo Valpolicella Superiore che porta in dote una decisa freschezza unitamente agli effetti di un leggero appassimento con rapide macerazioni e l’uso di legni grandi in fase di maturazione. Un vino dalle note balsamiche e speziate, dalla beva agile che lo rende versatile negli abbinamenti.
“Punta 470” Amarone della Valpolicella 2017
Per questo Amarone, la cui prima annata risale al 2001, le coordinate essenziali sono in evidenza in etichetta: in particolare le vigne, che sono site nella zona più a est della Valpolicella, raggiungono i 470 metri sul livello del mare, condizione che favorisce inevitabilmente le escursioni termiche per le uve Corvina, Corvinone e Rondinella, e dunque una naturale spina dorsale acida e nervosa. Nessuna spinta sull’appassimento e sulla concentrazione con una interpretazione contemporanea di questo Amarone che ne sostiene la bevibilità ma soprattutto la grande eleganza.
Vermouth di Amarone
Il Vermouth di Amarone nasce dalla valorizzazione della grande eredità dell’erborista Don Luigi Zocca di Sprea, che tra il XIX e il XX secolo, creò un orto botanico di grande valore culturale e territoriale proprio nell’Alta Val d’Alpone. Ispirandosi alla sua scuola e a questa secolare tradizione la famiglia Tessari ha coniugato la passione per la coltivazione di erbe officinali alle “Rugate” con l’Amarone della Valpolicella, frutto delle vocate vigne di Montecchia di Crosara.
Nasce così con il prezioso aiuto del maestro Piero Cane, un Vermouth unico, figlio dell’incontro tra enologia ed erboristeria, dove il vino si mescola con ben 46 erbe officinali. Un prodotto che si distingue per l’assoluto piacere al gusto, senza forzature aromatiche, esaltando la dolcezza delle uve appassite sui graticci.
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