Il Giubileo è ormai avviato. Papa Francesco ha aperto la Porta Santa e i primi pellegrini hanno già cominciato ad arrivare a Roma. E dopo tante polemiche, per la prima volta un grande evento parte sotto i migliori auspici.
In un recente sondaggio l’84% dei romani si è dichiarato contento dei disagi affrontati questi mesi, perché riconosce che, dopo l’occasione mancata delle Olimpiadi, questa sia l’unica possibilità per la città di cambiare volto. Secondo le ultime stime i pellegrini che raggiungeranno la città Eterna saranno 32 milioni, mentre una parte dei turisti più altospendenti eviterà Roma. Successe così anche nel 2000.
Focus sul lungo periodo
“In occasione dei grandi eventi non registriamo mai dei veri exploit, perché forse una parte del mercato si ritira, ma è la visibilità la vera remunerazione”, ha dichiarato Alessandro Massimo Nucara, direttore generale di Federalberghi. Gli fa eco l’assessore capitolino ai grandi eventi, Alessandro Onorato: “Abbiamo outlook positivi come trend sia per il 2026 che per il ‘27. Dobbiamo lavorare per ottenere il massimo della visibilità da quest’anno”. “Il Giubileo sarà un momento importante, ma dovrà traghettarci ad un 2026 che sarà di grande soddisfazione. È un volano per gli anni successivi”, ha dichiarato Stefano Corbari, di Fiavet Lazio.
“Il Giubileo sarà una vetrina, per questo dovremo essere bravi a creare l’immagine per gli anni a venire”, ha aggiunto Gianluca Caramanna. Secondo Fiavet, infatti, l’effetto che si potrà avere dopo il Giubileo, potrebbe essere più redditizio dello stesso Anno Santo. “Nel 2001 ci furono adv che raddoppiarono i loro guadagni. Per questo non dobbiamo far passare un messaggio sbagliato di sovraffollamento. Roma è una città molto ospitale”, ha concluso Luana De Angelis vice presidente vicario di Fiavet.