Le previsioni della vigilia sono state confermate: tra Natale e Santo Stefano sono state 70mila le persone in fila per ore in piazza San Pietro per attraversare la Porta Santa della basilica. Da questo Natale al 6 gennaio 2026, quando il Giubileo terminerà con la chiusura della Porta Santa, se ne attendono oltre 30 milioni.
“Ho visto tanta, tantissima gente – ha detto al Corriere della Sera il cardinale francescano Mauro Gambetti, arciprete di San Pietro -. Il giorno di Natale, prima della benedizione Urbi et Orbi di papa Francesco, celebravo la messa nella basilica e così piena non la ricordo. Ma soprattutto c’era silenzio, questa era la cosa toccante, due o tremila persone in un silenzio perfetto e raccolto, che non erano arrivate per curiosità ma per pregare”. Per questo Giubileo, il cui tema è la speranza, Francesco ha voluto una cerimonia di apertura sobria, vista la terribile situazione internazionale: nulla a che vedere con la magnificenza teatrale di Giovanni Paolo II nel giubileo che cinque anni fa annunciava il terzo millennio.
“In questi giorni abbiamo visto come una scia di popolo, gente da tutta Italia, stranieri ma anche tantissimi romani – aggiunge il cardinale Gambetti -. Le grandi mostre giubilari nella basilica non sono ancora iniziate e l’immagine di questi giorni fa pensare che il senso della fede sia ancora vivo, o comunque si sia risvegliato”.