Al termine di un iter travagliato, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e le associazioni Aica e Federturismo Confindustria hanno siglato l’Ipotesi di accordo sul nuovo Contratto nazionale dell’Industria turistica applicato a migliaia di dipendenti delle aziende della filiera turistica.
“Il rinnovo del Ccnl – si legge in una nota sindacale riportata dal Sole 24Ore – con vigenza triennale dall’1 gennaio 2025, porta con sé l’atteso adeguamento salariale per lavoratrici e lavoratori, le cui retribuzioni avevano perso da tempo il passo con il costo della vita, insieme ai miglioramenti normativi richiesti con forza dalle organizzazioni sindacali”.
L’accordo prevede un aumento salariale a regime di 200 euro distribuiti in 4 tranche, 5 per le agenzie di viaggi e i tour operator. Riconosciuta anche l’Una Tantum di 450 euro, 320 euro per le imprese di viaggio.
Sulla parte normativa, “significativo l’intervento sull’esternalizzazione” dei servizi di pulimento e riassetto delle camere e altri servizi, estendendo la procedura per il confronto sindacale prevista per la prima esternalizzazione anche ai successivi cambi appalti, garantendo il trattamento normativo ed economico del contratto nazionale del settore sottoscritto dalle organizzazioni sindacali e datoriali comparativamente più rappresentative del settore. Prevista, per la prima volta, una norma anche per l’internalizzazione di tali servizi.
“La firma del nuovo Contratto nazionale dell’industria turistica rappresenta una buona notizia per i lavoratori di un settore vitale per la nostra economia – ha commentato il ministro del Turismo Daniela Santanchè -. Nella direzione di assicurare maggior garanzie e appetibilità del comparto vanno anche le misure che il Governo dedica nella manovra ai lavoratori del turismo: abbiamo infatti reinserito la detassazione delle mance aumentando la percentuale esente da tasse dal 25% al 30% ed elevando da 50 mila a 75 mila euro la soglia di reddito per l’esenzione fiscale, consentendo così ai lavoratori di avere più soldi nelle proprie tasche. Inoltre, la conferma del trattamento integrativo speciale per il lavoro notturno e straordinario, rappresenta un ulteriore passo avanti per sostenere chi lavora in questo settore cruciale per la nostra economia”.
“La firma del nuovo Contratto nazionale dell’industria turistica è una buona notizia per i lavoratori del comparto, che otterranno importanti aumenti salariali e maggiori garanzie, soprattutto per quanto riguarda donne e genitori – ha aggiunto Gian Marco Centinaio, vice presidente del Senato -. La spinta a sviluppare i contratti di secondo livello servirà inoltre a premiare ulteriormente il contributo dei lavoratori ai risultati ottenuti dalle imprese e il legame con le realtà locali”.