BAR, MIXOLOGY E COCKTAIL – Terry Monroe da quasi 30 anni è titolare di Opera 33 a Milano, locale che ha saputo reinventarsi in linea con i tempi, restando sempre sulla cresta dell’onda: “Opera 33 è un mix tra uno speakeasy con biliardino, un circo, un teatro e un piccolo laboratorio chimico. Senza scordare che ha un pianoforte come bancone”, racconta. Manca forse solo un tavolo per leggere i tarocchi. Lei ride. “Non interrogo le carte, ma ho imparato a interrogare i miei clienti. Faccio poche domande semplici: preferisci i sapori dolci o secchi? Qual è il tuo distillato preferito? Qual è il tuo colore preferito? Anche se forse sarebbe più giusto chiedere: che colore sei?”, aggiunge.
IL COLORE, LINGUAGGIO DELLA MIXOLOGY
Nel suo libro Cromococktail, edito da poco da Hoepli (anche in versione ebook), Terry spiega come il colore trasformi la miscelazione in un’arte e regala ben 99 ricette. Ma attenzione: non è un semplice ricettario, quanto una guida approfondita che unisce chimica e creatività. “C’è un po’ di tutto il mio mondo. Dai segreti per creare tinture e sciroppi ai trucchi per trasformare ogni cocktail in una vera opera d’arte”, chiarisce Terry Monroe. Ecco alcune chicche.
COME REALIZZARE IL GIN ALLO ZAFFERANO
Mettere in infusione 0,02 grammi di spezia in polvere (un quarto di una bustina di zafferano in polvere in commercio) per ogni litro di distillato. Le dosi sono le medesime se utilizzate i pistilli di zafferano, che richiederanno qualche ora in più perché la dissoluzione del colore sia omogenea. La preparazione è molto semplice, ma occhio: lo zafferano è un ingrediente pregiato e intenso; pertanto, deve essere usato con cura e parsimonia; inoltre contiene delle tossine, ed è sempre meglio non eccedere: la dose massima è di circa 0,05 grammi per litro, meno di una bustina. Lo zafferano è anche termosensibile, e potrebbe perdere brillantezza a temperature superiori a 40/42 °C. Le dosi sono le medesime se si utilizzano i pistilli di zafferano.
COME FARE IL GIN AROMATIZZATO AL TÈ BIANCO COLOR LILLA
Per questa preparazione è necessario lasciare in infusione 4 g di foglie di tè bianco per ogni litro di distillato per 24 ore e fino a 48 ore per un gusto e una profumazione più decisi.
Filtrare, poi aggiungere due fiori di clitoria ternatea (o butterfly pea) per 12 ore, ottenendo una colorazione celeste. Al posto del gin è possibile usare la vodka, mantenendo lo stesso procedimento. Gli altri distillati sono sconsigliati.
TREND E RIFLESSIONI
Professionista riconosciuta a livello internazionale, un po’ alchimista, un po’ strega, sempre ospitale, Terry Monroe non ha dubbi: “Ci sono due grandi famiglie di clienti. Da un lato i cultori, che vogliono assaporare ogni drink con attenzione, dall’altro i fast and furious, che consumano velocemente, senza soffermarsi sul senso della bevuta”. Non è una questione di età, ma di approccio e di mode. “Qualcuno dice che i giovani di oggi bevono meno delle precedenti generazioni, ma basterebbe farsi un giro in discoteca per verificare che non è così. Tra alcuni giovani il consumo di alcolici è molto elevato, seppur condizionato da fattori esterni come il rischio di perdere la patente” osserva.
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