INDAGINI E RICERCHE – Nei prossimi cinque anni il palcoscenico del mercato delle bevande potrebbe vedere come protagonisti gli alcolici destinati a crescere più di qualunque altra categoria come birra e sidro, vini e bevande analcoliche raggiungendo un CAGR in valore del +9,4% e in volume del +3,6%.
È quanto emergerebbe dallo studio “Next-Gen Beverages: unire convenienza, caratteristiche sensoriali e preferenze della Gen Z” condotto da GlobalData, società di ricerca e analisi di mercato londinese. Alla base dell’indagine l’esplorazione dell’ascesa della premiumizzazione, dell’importanza della praticità nel guidare l’innovazione nei beni di largo consumo e il ruolo crescente della Gen Z nel marketing mirato del segmento degli alcolici.
A muovere i numeri e le performance sarebbero dunque la filosofia del “bere meno e meglio” con i consumatori che sarebbero sempre più alla ricerca di prodotti che offrano una lavorazione artigianale superiore, caratterizzati da sapori unici e distintivi e da alti livelli qualitativi.
Questi driver starebbero plasmando profondamente la direzione dello sviluppo di nuovi prodotti e delle strategie di marketing nel settore degli alcolici, portando all’evoluzione delle bevande di nuova generazione.
La praticità avrebbe un peso importante nell’orientare la scelta, in particolare per i consumatori più giovani che darebbero la priorità a soluzioni “on-the-go”, un trend che spiegherebbe anche il successo di alcolici e cocktail nella formula ready to drink (RTD) bevande alcoliche aromatizzate in versione portatile e monodose destinate a raggiungere il CAGR in volume più rapido (6,7%) tra tutti i settori delle bevande alcoliche per il periodo 2024-2028, con proposte di qualità premium, da bar, realizzate in formati preconfezionati ed economici.
Per arrivare a delineare gli scenari futuri Global Data ha posto l’accento soprattutto sull’analisi dei comportamenti di consumo di Millennial e Generazione Z e questo perché si tratta di categorie caratterizzate da preferenze distinte per quanto riguarda il loro approccio all’acquisto, profili che darebbero priorità all’autenticità, alla sintonia con i propri desiderata, all’innovazione e alla responsabilità nella scelta delle bevande piuttosto che alla fedeltà al marchio.
Millennial e Generazione Z sarebbero predisposti all’esplorazione delle nicchie e del non convenzionale, sempre alla ricerca di approfondimenti e propensi alla conoscenza delle realtà produttive, orientati da social media e da community on line per scoprire o condividere le proprie esperienze. A ciò si aggiungerebbe la disponibilità a bere meno ma meglio, manifestando la predilezione per prodotti di.
Anche l’intelligenza artificiale avrebbe un peso importante nel settore degli alcolici rappresentando una risorsa potenzialmente in grado di venire incontro alla crescente domanda dei consumatori di prodotti di prima qualità, artigianali e realizzati con tecniche produttive esclusive premium e pratici, supportando la crescente spinta verso l’efficienza con applicazioni per la formulazione del prodotto, la progettazione del packaging, l’ottimizzazione del percorso e il servizio clienti. Con consumatori sempre più esigenti l’intelligenza artificiale potrà svolgerà un ruolo cruciale nel fornire esperienze fluide ed eccellenza nell’operatività.
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