“I grandi flussi del turismo stanno escludendo le destinazioni più critiche danneggiando anche i Paesi limitrofi, come in Medio Oriente e nei paesi al confine con la Russia occidentale. Vi sono alcune eccezioni per alcuni Paesi tra cui Oman, Arabia Saudita, Egitto e Turchia che vendono bene e come il Nord Africa, ovvero Marocco e Algeria”. Questo il quadro della domanda che traccia il ceo di Viaggi dell’Elefante, Enrico Ducrot.
Allontanandosi dalle aree che maggiormente risentono delle crisi geopolitiche, Ducrot spiega che “le destinazioni più richieste in Asia sono Giappone, India, Cina, Indonesia, Vietnam, Cambogia e Uzbekistan” e segnala “interessanti sorprese per Corea del Sud, Mongolia e Bhutan”.
Per l’Europa, continua, “si evidenzia una crescita dell’Islanda e Scandinavia; in America Centrale e Meridionale Perù, Argentina e Cuba; per l’Africa Tanzania e Africa Australe. Ruanda, Uganda e Mozambico restano per pochi ma catalizzando un grande interesse”.
Per i viaggi di nozze, richieste sono “Australia, Nuova Zelanda con le estensioni Figi e Cook”, ma anche “Giappone, ma anche India e Sri Lanka combinate con le Maldive”.