VINI E DINTORNI – Dieci giorni per raccontare e promuovere un territorio e la sua cultura enogastronomica, un palcoscenico per la viticoltura eroica in una delle sue maggiori espressioni, un viaggio sensoriale alla scoperta di sapori intensi e aromi unici: dall’11 al 20 ottobre in Trentino torna DOLO-VINI-MITI, il festival dei vini verticali di val di Cembra e Val di Fiemme dedicato ai vini d’alta quota e ai prodotti di montagna giunto alla sua seconda edizione.
Masterclass, aperitivi vista Dolomiti, convegni, spettacoli a tema, una folkloristica cena itinerante tra le “caneve”, cantine private aperte eccezionalmente al pubblico per l’occasione, ed il Wine Trekking Gourmet, esperienza unica per attraversare i vigneti terrazzati, assaporando presso le tradizionali baite rurali piatti gourmet preparati da chef stellati.
Tutto questo e molto altro, per un totale di oltre 20 appuntamenti, nel programma della manifestazione che si snoderà nella terra dell’arte dei muretti a secco, oggi annoverata tra gli elementi immateriali dichiarati patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, e dei terrazzamenti vitati iscritti nel Registro nazionale dei paesaggi rurali storici per la loro bellezza e per la natura di elemento identitario.
“La novità di questa seconda edizione di Dolo-Vini-Miti è la scelta di aprirci al confronto con altri territori, come opportunità di crescita e scambio – commenta Vera Rossi, Presidente dell’Associazione Turistica Val di Cembra -. Partiremo da un faccia a faccia sul campo, in particolare con le Langhe, calici alla mano, con una masterclass dedicata, per comprendere insieme come questa realtà con storie e contesti diversi si sia affermata tra i paesaggi più importanti a livello vitivinicolo, e arriveremo fino all’Etna, territorio che negli ultimi anni è riuscito ad esplodere a livello enologico.”
Protagonisti restano comunque, i vini della Val di Cembra, con la loro verticalità, longevità e capacità di esprimere l’essenza dei terreni porfirici. “La manifestazione nasce con la volontà di far risaltare l’elemento montagna come fondamentale nella produzione di un vino e renderlo centrale nel dibattito – spiega l’enologo Moreno Nardin – a maggior ragione in un contesto enologico di gusto del consumatore che tende sempre più a preferire vini verticali, longevi, fini, eleganti rispetto all’impostazione opulenta e molto strutturata in voga venti anni fa. Sarà un’occasione per riflettere anche sul cambiamento climatico e sugli effetti che dovranno essere affrontati nel rispetto delle regole della natura e delle tecniche agronomiche.”
Per chi ama la scoperta del territorio a ritmo “slow”, sono previste passeggiate con accompagnatori di media montagna, che guideranno i partecipanti alla scoperta di angoli davvero nascosti del territorio. E poi cinema, teatro e spettacoli, come quello a cura del collettivo Miscele d’Aria Factory, ma anche una serata tutta dedicata alle grappe artigianali e alla loro miscelazione in inediti cocktail.
Una proposta contemporanea per celebrare questo distillato così intrinsecamente legato alla storia della Valle di Cembra e alla sussistenza delle sue famiglie nel passato.
Per info e dettagli sull’evento:
DOLO-VINI-MITI
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