Almeno 60 giorni in più per consentire ai proprietari delle strutture adibite ad affitto turistico per mettersi in regola con il Cin.
Questa la richiesta che arriva da Aigo Confesercenti, contenuta in una lettera inviata al Ministero del Turismo.
Come si legge in una nota, l’associazione scrive: “Ci viene segnalato che in molte Regioni sono emerse delle anomalie nell’attribuzione del Cin a causa di problemi nella fase di interscambio delle informazioni tra le Banche Dati regionali e la Banca Dati nazionale. A titolo esemplificativo ma non esaustivo: in alcuni casi i titolari delle strutture non riescono a generare il Cir per cui non possono chiedere il Cin; in altri casi, pur essendo stato attribuito il Cin, i titolari delle strutture non riescono a generare il Cin perché nell’apposita sezione non risulta presente la struttura interessata; ancora, vi sono strutture che risultano associate ad un gestore diverso da quello effettivo”.
Aigo chiede dunque di fissare l’entrata in vigore del Cin non prima del 31 dicembre 2024.
“Si stanno riscontrando notevoli ritardi nel rilascio del Cin – si legge ancora nella nota – (come dimostra il fatto che ad oggi solo il 40% – secondo dati ufficiali del Ministero del Turismo – delle strutture ricettive in Italia risulta in possesso di Cin). Si aggiunga – spiega Aigo Confesercenti – che alcune Ota hanno comunicato che le strutture ricettive che entro il 31 ottobre 2024 non saranno dotate di Cin saranno oscurate dai loro portali: questo comporterebbe un evidente danno per i gestori delle strutture e per i locatori di immobili in locazione breve che non abbiano ottenuto i Cin entro i termini di legge a causa delle evidenziate problematiche del Sistema”.