EVENTI – La settima edizione di Pizza a Vico, di scena a Vico Equense dal 23 al 25 settembre, ha raggiunto successi e numeri mai visti prima. Oltre 40 mila visitatori per la rassegna che celebra l’identitaria pizza vicana, quella creata e brevettata da Luigi Dell’Amura. Oltre 35 mila fette di pizza di Vico Equense, invece, sono state distribuite dai vari stand dislocati su tutto il territorio vicano.
Numeri sbalorditivi se si pensa alle cattive condizioni meteo del primo giorno ed il calo delle temperature arrivato per la seconda metà di settembre in Penisola Sorrentina.
“Vico Equense e i suoi maestri pizzaioli sono una grande famiglia, in cui ognuno di loro è stato bravo e capace di fare attività imprenditoriale portando la loro arte in tutti i nostri meravigliosi borghi. Hanno contribuito a creare un’immagine familiare di Vico Equense, dove si fa storia, gusto e tradizione. Ed è la cosa che ci piace di più. Credo sia fondamentale portare avanti questa visione affinché tanti altri giovani possano imparare questo mestiere che ha reso famosa Vico Equense in tutto il mondo” ha dichiarato Giuseppe Aiello, il primo cittadino di Vico Equense, soddisfatto del successo ottenuto dalla settima edizione di “Pizza a Vico”.
La settima edizione di Pizza a Vico celebra la sua pizza identitaria che nasce dalla sapienza secolare dei suoi contadini e che oggi si esprime attraverso la passione dei suoi pizzaioli.
La manifestazione è un esempio di qualità e creatività nella promozione della tradizione enogastronomica regionale e del territorio di Vico Equense perché mette insieme i maestri pizzaioli del territorio per promuovere l’eccellenza gastronomica di Vico Equense, puntando l’attenzione sulla tradizionale Pizza di Vico, sulle materie prime di alta qualità che offre per la sua realizzazione unica e originale e sui suoi valori immateriali.
La prima giornata di eventi è stata segnata anche dall’atteso Premio Dell’Amura, il premio dedicato a Luigi Dell’Amura, inventore della pizza a metro meglio conosciuta come pizza di Vico Equense. Un premio a cui hanno partecipato 23 pizzerie e ristoranti della città delle stelle e che, ovviamente, ha visto trionfare solo uno: il ristorante “da Giovanni” della frazione Sant’Andrea. La pizza vincitrice in realtà è un vero e proprio trionfo di leggerezza e sapori locali: erbe spontanee, porcini, mela limoncella, fiordilatte, caciotta al profumo di limone e noci su un impasto da sogno. Una pizza bella da vedere ed intrisa dei sapori tipici della città di Vico Equense che, di fatto, ha raccolto voti altissimi da tutta la giuria di qualità che ha giudicato il prodotto dei pizzaioli vincitori.
A presiedere la giuria di qualità è stato Luciano Pignataro, giornalista e riferimento nazionale per il settore eno gastronomico. Assieme a Pignataro c’erano: lo chef Peppe Guida, vicano D.O.C e chef stella Michelin con il suo “Nonna Rosa”; Luigi Dell’Amura, nipote del fondatore della pizza vicana ed erede della tradizione di famiglia legata alla pizza a metro; Eleonora Cozzella, direttrice di “Gusto” di “La Repubblica”; Carlo Passera, direttore di “Identità Golose”; Pina Sozio, responsabile della guida pizzerie di “Gambero Rosso”; Giada Bellegotti, giornalista di “La cucina italiana”; Nadia Taglialatela, giornalista di “Mangia & Bevi”; Giuseppe Giorgio, giornalista de “Il Roma”.
Ma non solo gastronomia. Pizza a Vico è anche la scoperta dei paesaggi di un territorio incredibile e ancora poco conosciuto: chiese, monumenti, piazze, passeggiate a mare e in montagna, le frazioni. Un mondo che invitiamo tutti a scoprire.
“Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti e dalla qualità della proposta messa in campo, sia dal punto di vista culinario che artistico culturale – ha affermato Margherita Aiello, presidente dell’associazione di commercianti vicani Aicast e organizzatrice de facto della rassegna assieme all’associazione “Pizza a Vico” – Un lavoro enorme che ci permette di guardare al futuro della pizza di Vico Equense senza mai dimenticare il territorio d’origine, il suo sviluppo ed i suoi figli speciali”. Uno degli obiettivi di Pizza a Vico, infatti, è sempre quello di sostenere progetti di solidarietà e beneficenza. Diverse, infatti, sono le attività svolte durante la rassegna assieme ad associazioni di volontariato e di assistenza.
La Pizza di Vico è sinora l’unica in Italia ad aver ottenuto il riconoscimento De.Co. che tutela lo stile, la storia, i prodotti di una comunità laboriosa: dal provolone del monaco al fior di latte, dai pomodori all’olio, dal mare alla montagna. La qualità dei prodotti è la base di una cucina che fa di Vico una delle città più stellate d’Italia.
Per tre sere i visitatori hanno potuto gustare la proposta dei pizzaioli del nostro Comune scoprendo i luoghi della bellezza e del Gusto.
Presente, ed è stata la novità, il tema della Pizza a Vico nel mondo. Si tratta infatti di uno stile che non è circoscritto al comunale, ma che ha riferimenti in Italia e all’estero grazie ai pizzaioli vicani che hanno aperto le loro attività.
Argomento affrontato martedì 24 in un talk coordinato dal giornalista Francesco Gasparri della trasmissione Rai Camper. Assieme a lui, hanno preso parte al convegno anche la professoressa Carmen Bizzarri, Università Europea di Roma, il consigliere Giovanni Maria De Vita, Ministero degli Affari Esteri e cooperazione internazionale – Turismo delle Radici, il professore Salvo Iavarone, Vicepresidente CIM – Confederazione Italiani all’Estero e la dottoressa Rosanna Romano, Direttore generale per le politiche culturali e il turismo Regione Campania. In collegamento da Boston, il pizzaiolo vicano Raffaele Russo.
“Questa edizione è stata veramente speciale – afferma il presidente dell’Associazione Pizza a Vico Michele Cuomo – perché ha ribadito le radici locali della nostra pizza ma anche l’importanza di uno stile ben caratterizzato che può essere interessante ovunque, in Italia e nel Mondo, proprio come la nostra gastronomia e i nostri prodotti”.
L’arte della lavorazione della Pizza di Vico ha radici antiche nella città, dove intere generazioni si sono dedicate con amore e passione a questa attività esclusivamente artigianale. Questo dimostra una combinazione di creatività e rispetto per le radici culinarie della regione e della città di Vico Equense.
La manifestazione ha avuto il Patrocinio della Regione Campania, della Città Metropolitana di Napoli e della Città di Vico Equense ed è stata finanziata dalla regione Campania attraverso il bando 0003953 del 2024 del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) per la Valorizzazione del Turismo Enogastronomico
PROTAGONISTI
26 le pizzerie di Vico Equense coinvolte, 100 maestri pizzaioli
DOVE
Vico Equense Corso Filangieri, Via Roma , Corso Umberto, Piazza Umberto, Via mons. Natale, Via vescovado, Largo dei Tigli, Terrazza don Mario Buonocore, Piazzetta Punta mare
LE PIZZERIE DI PIZZA A VICO
Aequa
Agriturismo Nonno Luigino
Agriturismo Tenuta l’Incanto
Al Buco
All’Angolo
Camillo Oste Verace
Cerasè
Cuore di Pizza
Da Cardone
Da Franco
Da Giovanni
Da Gighetto
Frate Cosimo
Il Casale del Golfo
Il Casale del Mirto
Il Covo del Buongustaio
L’Uliveto
Ma che Bontà
Mordi e Fuggi al Fosso
Pizza a Metro
Pizza Taxi
Oasi Saltimbocca da Baldino
Ristorante degli Amici
Terramia
Tigabelas
Titos
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