INDAGINI E RICERCHE – Il nuovo Cross Country Report dell’Osservatorio internazionale Waste Watcher, dedicato allo spreco alimentare nei Paesi del G7, ha fornito dati preoccupanti in vista della Giornata internazionale di Consapevolezza sulle perdite e sugli sprechi alimentari. In Italia, lo spreco alimentare domestico ha raggiunto 2,132 milioni di tonnellate, con un incremento del 32,6% negli ultimi due anni. Utilizzando un peso medio del pasto di 500 grammi, stimato dal Food Waste Index Report 2024 dell’UNEP, ciò si traduce in 4,26 miliardi di pasti sprecati annualmente.
Tenendo conto dell’aumento della popolazione italiana che vive in condizioni di povertà alimentare, pari a circa 6 milioni di persone (10% della popolazione, secondo Caritas e Istat), i pasti sprecati potrebbero nutrire 3,89 milioni di persone, ovvero più della metà di coloro che vivono in povertà alimentare.
Osserva il direttore scientifico di Waste Watcher International, Andrea Segrè: «È scandaloso che di fronte alla povertà alimentare in aumento nel mondo e in Italia si sprechino tanti pasti, questi numeri toccano le nostre coscienze. Se questo trend si mantiene sarà impossibile per l’Italia raggiungere l’Obiettivo ONU di sviluppo sostenibile 12.3 che impone di dimezzare lo spreco domestico entro il 2030. Ma anche a livello globale, considerando i trend dei Paesi del G7 analizzati nel report WWI, sarà molto difficile se non impossibile rispettare, nella scadenza, l’Obiettivo ONU. Per questo rinnoviamo con forza l’appello ai Ministri dell’Agricoltura dei Paesi del G7 di affrontare il tema sprechi, adottando politiche pubbliche e private di prevenzione dello spreco domestico, interventi mirati a ridurre la povertà alimentare e programmi di educazione alimentare a tutti i livelli».
Nel 2022, l’Agenzia delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) stimava a livello globale lo spreco alimentare domestico in 631 milioni di tonnellate, per un totale di 1,262 miliardi di pasti sprecati annualmente, a fronte di 828 milioni di persone affamate nel mondo (FAO, 2022).
La Giornata internazionale contro le perdite e gli sprechi alimentari, fissata per domenica 29 settembre dalle Nazioni Unite, mira a sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema. Come affermato in un comunicato della FAO, “Il mondo produce abbastanza cibo per sfamare tutti; eppure milioni di persone soffrono di fame e malnutrizione. Le perdite e gli sprechi alimentari aggravano questo problema, riducendo la quantità di cibo disponibile per il consumo e contribuendo così all’insicurezza alimentare”.
È necessario un cambiamento culturale; a questo proposito, l’agroeconomista Andrea Segrè e la chef Cristina Bowerman, Ambasciatrice di sostenibilità della campagna, hanno lanciato un appello attraverso un video realizzato per l’UNRIC (Regional Information Center for Western Europe delle Nazioni Unite). Segrè e Bowerman sottolineano l’importanza dell’introduzione dell’educazione alimentare nelle scuole di tutto il mondo, affermando: «È essenziale che l’educazione alimentare e ambientale diventino parte essenziale della formazione dei cittadini di tutto il mondo: queste conoscenze sono parti essenziali di quella “educazione alla cittadinanza” che riguarda tutte le persone sulle terra in questo terzo millennio».
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