OSPITALIÀ E TURISMO – La tassa di soggiorno sarà applicabile su base volontaria da tutti i Comuni italiani, secondo quanto deciso nell’incontro del 12 settembre tra il Ministero del Turismo, il Ministero dell’Economia e l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), L’incontro ha avuto come obiettivo principale l’uniformazione e la semplificazione della disciplina dell’imposta di soggiorno su tutto il territorio nazionale.
Nel corso della riunione è emersa l’intenzione di trasformare l’imposta di soggiorno in un’imposta di scopo, destinando i fondi non solo al settore turistico, ma anche al decoro urbano e alla sicurezza, come richiesto dall’Associazione dei Comuni Italiani. È stato inoltre deciso che verrà istituito un tavolo tecnico la settimana successiva per studiare le fasce di prezzo dell’imposta, rendendola proporzionale al costo della stanza e applicabile a persona.
Secondo il viceministro dell’ Economia, l’obiettivo è razionalizzare gli obblighi dichiarativi per gli albergatori, permettendo al contempo ai Comuni di effettuare i controlli finanziari necessari, sottolineando l’importanza di regole uniformi a livello nazionale.
Il Ministero del Turismo ritiene necessario reinvestire in un settore trainante per il Pil e per i Comuni,
Il presidente dell’Anci, Roberto Pella, ha espresso il suo apprezzamento per l’estensione dell’applicazione della tassa a tutti i Comuni, ribadendo l’importanza della semplificazione e della protezione degli albergatori.
Tuttavia, Federalberghi, Confindustria Alberghi e Assohotel hanno espresso perplessità, sottolineando che, nonostante le rassicurazioni fornite durante l’incontro con i Ministeri del Turismo e dell’Economia, sembrava che il resoconto finale dell’incontro non riflettesse del tutto gli impegni presi. Le organizzazioni hanno ribadito la loro opposizione a qualsiasi aumento della pressione fiscale sulle famiglie e sulle imprese, soprattutto nei Comuni non turistici. Hanno suggerito di concentrare l’attenzione su una revisione della normativa esistente, proponendo un tetto massimo ragionevole per l’imposta e un meccanismo semplice per la sua applicazione, chiedendo trasparenza sull’utilizzo del gettito.
Le tre organizzazioni hanno concluso esprimendo apprezzamento per il dialogo avviato con i Ministeri, auspicando che si continui su questa linea, tenendo conto delle esigenze delle imprese turistiche e dei turisti stessi.
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