Politica del turismo; destinazioni italiane e intermediazione; notizie dal mondo e una curiosità.
Ciao, sono Emilio De Risi, questa è 21 Grammi di Turismo e oggi partiamo con un prologo.
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Le luci di Natale sono tornate nelle scatole, ma via Paolo Sarpi, la locale chinatown, è già in ghingheri per il capodanno cinese.
Sono in un piccolo ristorante dall’insegna gialla, mangio una scodella di soba con gamberi piccanti e sento una voce dire: «l’anno del drago».
Sono in quattro e ammazzano il tempo nell’attesa della loro ciotola da asporto. È la capobranco a parlare, chiedo se ho sentito bene e lei conferma.
«Evviva, è il mio segno» dico. «Sarà un anno propizio» risponde.
Annuisco, sorrido e abbasso la testa per un’altra bacchettata di soba.
Non so se lo sarà, propizio, ma aspettando l’anno del drago (che fa correre la mente a Mickey Rourke*), ti parlo di: politica del turismo; destinazioni italiane e intermediazione; notizie dal mondo e, per chiudere, una curiosità.
Iniziamo!
📆 Appuntamenti (interventi formativi)
Terrò due interventi formativi a Hospitality di Riva del Garda.
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Luoghi comuni che uccidono il turismo e la tua ospitalità. Dalla tecnologia alle risorse umane (il 6 febbraio dalle 15:00 alle 15:45).
Individuare, capire e sradicare i luoghi comuni che affliggono il turismo è il passo per avere una visione più chiara ed efficace del travel.
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Ospitalità Next Generation: chi in hotel ci lavora, chi lo dirige e le nuove avventure da affrontare (Il 7 febbraio dalle 16:00 alle 16:45).
È un nuovo format di interviste live e sono contento di inaugurarlo con Virginia Bertone (GM hotel Plaza Torino e presidente giovani albergatori di Torino).
Ti aspetto, sarà anche un’occasione per conoscerci.
POLITICA DEL TURISMO
Per me, a grandi linee, il Ministero del turismo dovrebbe fare queste cose:
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Dare una visione, dettare una politica del turismo;
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Facilitare le interconnessioni: relazionarsi con gli altri dicasteri e quelle forze che incidono sul turismo;
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Essere la spalla forte delle regioni: fare lobby, drenare fondi, ma anche monitorare che vengano spesi bene.
In un evento organizzato da il Sole 24 ore, la Ministra del turismo ha messo sul tavolo tre obiettivi chiave del turismo:
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Destagionalizzazione dell’offerta;
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Formare del personale consapevole dell’identità italiana;
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Ampliare la conoscenza dei borghi.
Vediamoli un po’.
Destagionalizzazione. Parlarne va sempre di moda, ma è sempre la risposta? Dipende da come viene gestita, dai flussi che porterà e se la destinazione è in grado di gestirli. E quindi non è un antidoto all’overtourism come talvolta sento dire.
Formare il personale. A parte che vorrei capire cosa vuol dire essere consapevole dell’identità italiana, di che tipo di formazione si parla? Non viene mai detto.
Parliamo dalla scuola? Sappiamo che dopo il diploma negli istituti alberghieri c’è un esodo verso altri settori. Forse è l’università? Spesso accusata di essere troppo teorica. O magari l’impresa? Che parla di formazione, ma spesso non ci investe.
C’è della buona formazione nelle aziende, nella scuola e nelle università; così come quella cattiva. Ovvio.
Il punto è che non basta dire formazione, o meglio, non può farlo il Ministero del turismo: lui deve provare a dipanare questa matassa e ipotizzare qualche scenario, altrimenti sono chiacchiere da bar (oggi diremmo da social).
I borghi. Prima di ampliarne la conoscenza e farli diventare solo un hashtag, cerchiamo di capire come vogliamo siano visitati e vissuti dai turisti.
Parlerò di alcuni di questi concetti anche a Riva del Garda, durante il mio intervento sui luoghi comuni nel turismo.
IN ITALIA
Destinazioni, ma anche turismo organizzato.
Al mare… I comuni di Capri e Anacapri vogliono creare una nuova area marina protetta vicino ai Faraglioni, con l’obiettivo di limitare l’impatto delle barche.
Il progetto. Prevede una zona più tutelata intorno ai Faraglioni (no navigazione, anche con barche a remi, ormeggio, balneazione, immersioni, pesca). Poi, altre meno rigide senza pesca subacquea, moto d’acqua e una riduzione degli ormeggi a Marina Piccola.
Gli operatori sono scettici. Dato che il tour dei Faraglioni è tra i più richiesti, la Assocharter (associazione noleggio di barche) teme danni. La Federalberghi di Capri, anche se meno critica, presenterà un dossier con proposte alternative, come: poter ormeggiare a una certa distanza dai Faraglioni, poter fare snorkeling, kayak e usare i pedalò.
Penso che i turisti potranno capire l’importanza di un’area protetta, e se si farà, magari cambieranno alcune abitudini, senza grandi traumi per le attività isolane.
…E in montagna. Per una montagna dove c’è sempre meno neve, Legambiente evidenzia alcune pratiche del turismo montano sostenibile, ecco un paio di esempi: La Val Maira che punta su sci escursionismo, sci di fondo e ciaspolate. Ma anche Il comune di Balme che ha vietato di fare eliscì.
I fondi sbilanciati. Legambiente critica il Ministero del turismo e sottolinea che ha stanziato 148 milioni di euro agli impianti di risalita e solo 4 milioni di euro per la promozione dell’ecoturismo.
Nevica meno, se ne parla da un po’, e talvolta ci chiediamo cosa ne sarà del modello turistico: montagna uguale sci.
Forse un giorno le piste saranno solo quelle a maggiori altitudini (diventando inevitabilmente un turismo più elitario). Poi ci sarà da fare i conti con la neve artificiale e il suo pessimo impatto ambientale.
Un altro modello di turismo invernale serve, ma non deve essere imposto: deve entrare, delicato, a far parte di un nuovo approccio culturale.
Nel frattempo, nell’intermediazione. Alla convention della Federazione tour operator Confcommercio, il presidente ha evidenziato alcuni punti.
Qui le cose per me più interessanti:
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Il rapporto conflittuale con le low cost: per la Fto ci sono compagnie aeree che non vogliono collaborare con To e agenzie di viaggi;
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La distribuzione turistica penalizzata in termini di commissioni (e tornando alle low cost, la Fto lamenta che le agenzie vendono i biglietti con lo 0,1% di commissioni);
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Lavorare su una comunicazione al cliente finale, che valorizzi la professionalità di To e agenzie.
DAL MONDO
Usa, oriente e mediterraneo.
Ristorazione veloce. Burger King ha annunciato che spenderà 1 miliardo di dollari per acquisire il suo più grande franchisee statunitense (Carrols Restaurant Group). Questa mossa fa parte di un piano di risanamento che creerà più di 1.000 ristoranti gestiti dalla casa madre.
Nell’anno del drago. Nella stagione del capodanno, in Cina, è di moda frequentare l’antica città di Xi’an, vestendo abiti tradizionali e facendosi fotografare. Secondo un report il consumo di intrattenimento (che magari in occidente intendiamo in modo diverso) è molto aumentato.
Malta investe. E lo fa anche pensando all’Italia, con una campagna che la promuove come meta invernale. Pur avendo una superficie di 316 chilometri quadrati, si pone in modo diversificato: Sliema per un pubblico giovane (millennial e gen Z); Il nord, indirizzato alle famiglie. Infine, Gozo è pensata come il cuore più autentico.
BONUS SORRISO
La notizia per salutarci con leggerezza.
Anche i vip sbagliano. Arnold Schwarzenegger, stando a un addetto alla dogana di Monaco, affronterà un procedimento fiscale perché al suo arrivo in Germania non ha dichiarato un lussuoso orologio Audemars Piguet importato da un paese extra-UE.
È tutto, a giovedì.
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