In molti settori la redditività di terze parti può presentare un problema. Tanto nella vendita al dettaglio come in altri settori verticali, spesso le aziende si trovano a doversi confrontare con i problemi dei rivenditori, basti pensare a un gigante dellèe-commerce come Amazon che � ritenuto finanziariamente responsabile per i prodotti difettosi venduti da terzi.
Ma, sebbene sia un problema per molti, chi si trova spesso a fare i conti con questo tipo di difficoltà � proprio il settore alberghiero.
Ad esempio, ti � mai capitato di ricevere un’e-mail subito dopo aver venduto una camera tramite un canale OTA, per avvisarti di alcune camere della tua struttura ancora disponibili a un prezzo inferiore sul sito di un agenzia di viaggio online concorrente?
Vendere le camere del proprio albergo tramite terze parti, come le OTA, � una delle pratiche più comuni nel mondo dell’ospitality, al punto che oggi queste agenzie di viaggio online occupano oltre il 40% del mercato delle prenotazioni digitali online solo negli Stati Uniti.
E le OTA vincolano gli hotel a non poter offrire le camere a un prezzo inferiore su altri canali. Anche per questo, la vendita sui canali OTA potrebbe intaccare significativamente la redditività di un hotel.
Come detto, la partnership di distribuzione di terze parti può causare problemi di redditività e di responsabilità, soprattutto se non viene rispettata la parità tariffaria. Ma cosa si intende esattamente per parità tariffaria dell’hotel?
Se vuoi imparare a massimizzare le tue fonti di business, giostrandoti correttamente tra le prenotazioni dirette e la collaborazione con terze parti, in questo articolo ti spieghiamo esattamente così il tasso di parità e come funziona!
Indice dei contenuti
Così la parità tariffaria di un hotel?
All’interno della strategia di distribuzione online del tuo hotel, la parità tariffaria, o parity rate, � fondamentale poiché influisce tanto sulle OTA quanto sui metamotori di ricerca turistici.
Nel settore alberghiero, si definisce parità tariffaria l’atto di vendere stanze attraverso diversi canali di distribuzione con le stesse tariffe. Ciò significa che se vendi una camera sulla tua pagina web a un determinato prezzo, la stessa camera dovrà risultare su Booking allo stesso prezzo.
Come funziona la parità tariffaria?
Se intendi vendere l’inventario delle tue camere su canali di distribuzione di terze parti, la parità tariffaria � importante, così importante che all’inizio della partnership con una qualsiasi OTA ti verrà chiesto di firmare un contratto.
Infatti le agenzie di viaggio online stabiliscono nei loro contratti di parità tariffaria che tu, in quanto albergatore, metterai a loro disposizione le stesse tariffe presenti sul tuo sito web.
Le OTA utilizzano la parità tariffaria per l’ordinazione sui loro risultati di ricerca. Se all’interno dei loro elenchi degli hotel risulta una struttura fuori parità, questa può infatti essere penalizzata e perdere posizionamento (e quindi visibilità).
La parità tariffaria mette le OTA su un piano di parità rispetto al tuo sito web. Ciò significa che per un utente interessato solo al prezzo, non vi � una vera differenza tra la prenotazione diretta e quella attraverso le pagine delle OTA.
Non solo, generalmente le OTA investono budget molto più grandi per le loro campagne marketing, spesso posizionandosi più in alto rispetto alla pagina web di un hotel e, in oltre, offrono vantaggi per invogliare gli utenti a prenotare direttamente sulla loro piattaforma, come ad esempio le raccolte punti.
Questo a dimostrazione che, sebbene le OTA richiedono la parità dei tassi, non sempre rispettano le regole del gioco.
A questo proposito, ti invitiamo a dare un’occhiata alla nostra guida alle commissioni OTA.
� importante precisare, che in seguito a diverse contestazioni legali in Europa, le regole di parità tariffaria potrebbero non essere in vigore ancora per molto, tanto che in alcune zone europee le OTA non possono più imporre la parità tariffaria.
Perché mantenere la parità tariffaria � importante per un hotel?
Come anticipato, non rispettare il tasso di parità può significare per un hotel perdere posizionamento all’interno degli elenchi delle OTA e quindi perdere visibilità, ma non solo.
Che sia un’azione voluta dall’albergatore o meno, per un potenziale ospite trovare la stessa camera con tariffe diverse su diversi portali può significare una perdita di valore e di interesse nella struttura, ma soprattutto una perdita di fiducia.
La ragione principale per cui molti hotel praticano la parità tariffaria � proprio quella di voler mantenere un’immagine coerente e di valore del proprio brand, in modo da non perdere la fiducia dei loro ospiti.
� importante in questo aspetto sottolineare, che in alcuni casi può succedere che un hotel venga segnalato come fuori parità quando in realtà non lo �. Questo avviene quando un hotel utilizza strategie di prezzo dinamiche che portano a una fluttuazione delle tariffe.
Questa fluttuazione costante delle tariffe può causare ritardi tecnici, in quanto se un sito non aggiorna le informazioni sulle tariffe in tempo può segnalare l’hotel per avvenuta violazione della parità.
Per evitare questo tipo di ritardi, ti consigliamo quindi di mantenere l’aggiornamento delle informazioni sempre automatizzato attraverso l’utilizzo di un Channel Manager.
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