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L’eco-tassa sui biglietti aerei è controversa

  • Melanie Calabrese
  • 16 Luglio 2019
  • 3 minute read
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Questo articolo è stato scritto da Amenitiz. Clicca qui per leggere l'articolo originale

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La settimana scorsa il governo ha annunciato una nuova tassa sui biglietti aerei. Dal 2020 in poi, i viaggiatori dovranno pagare un supplemento compreso tra 1,5 e 18 euro al momento della prenotazione di un biglietto aereo dalla Francia. Questo nuovo provvedimento, adottato alla fine del Consiglio di Difesa Ecologica, è il risultato delle pressioni degli ambientalisti sul settore dell’aviazione. Tuttavia, l’annuncio dell’ecotassa ha suscitato indignazione non solo tra le compagnie aeree, ma anche tra i professionisti del turismo. Secondo loro, questa nuova tassa è ben lungi dal risolvere il vero problema ecologico.

L’ecotassa, cos’è ?

Negli ultimi mesi, i viaggiatori sono diventati più consapevoli dell’impatto ambientale dell’industria aerea. Alcuni hanno addirittura deciso di rivedere l’organizzazione delle loro vacanze per evitare di utilizzare questo mezzo di trasporto. A poco a poco, i movimenti di cittadini si sono sviluppati per denunciare l’impronta ecologica creata dal settore dell’aviazione. In risposta al malcontento dell’opinione pubblica, il Ministro dei Trasporti Elisabeth Borne ha annunciato l’introduzione di un’ecotassa sui biglietti aerei nel 2020. L’importo varia a seconda della classe di viaggio (economico o business) ma anche a seconda della destinazione (all’interno o all’esterno dell’Unione Europea).

Questo contributo sarà a carico dei passeggeri che vedranno aumentare il prezzo del biglietto. Tuttavia, questa nuova tassa riguarda solo il traffico aereo francese. L’ecotassa si applicherà a tutti i voli in partenza dalla Francia (ad eccezione dei voli verso i territori d’oltremare, la Corsica e i voli in coincidenza) e non si applicherà ai voli provenienti da altri paesi. Secondo le prime stime, l’ecotassa dovrebbe generare 182 milioni di euro all’anno. Il denaro raccolto sarà utilizzato per finanziare progetti di trasporto più rispettosi dell’ambiente. Il governo vorrebbe investire nello sviluppo delle ferrovie intorno alle aree metropolitane per incoraggiare i passeggeri a utilizzare questo mezzo di trasporto meno inquinante.

LA REAZIONE DEI PROFESSIONISTI DEL TURISMO

Dopo l’annuncio dell’introduzione dell’ecotassa, gli operatori turistici hanno reagito prontamente. Secondo Jean-Pierre Mas, il presidente dell’unione delle compagnie di viaggio, questa tassa è controproducente e non contribuisce alla necessaria transizione ecologica del settore aereo. Il vero problema è che gli aerei sono responsabili di notevoli emissioni di CO2. Dato che il traffico aereo è destinato a raddoppiare entro il 2037 (secondo l’Associazione Internazionale del Trasporto Aereo), è necessario concentrarsi su soluzioni globali per ridurre il volume dei gas serra prodotti dal traffico aereo.

Jean-François Rial, il capo del gruppo Voyageurs du Monde, ha avuto la stessa reazione. Secondo lui, questa tassazione è inefficiente e inadeguata per i seguenti motivi:

  • L’importo dell’imposta riscossa non è destinato a ridurre le emissioni di CO2.
  • Solo il settore dell’aviazione è interessato da questa misura, mentre sono molti i settori che emettono gas a effetto serra (industria manifatturiera, edilizia, ecc.).
  • L’importo della tassa fissata dal governo è troppo basso per scoraggiare i viaggiatori dal volare. 

Alcuni specialisti del turismo temono un calo di attrattiva di alcune regioni francesi in seguito all’introduzione dell’ecotassa.

La conoscenza del settore aereo

L’impatto del traffico aereo sull’ambiente è innegabile, è il trasporto più inquinante del mondo. L’industria aeronautica è ben consapevole di questo problema ambientale che riguarda tutti i paesi. Per questo motivo sono state adottate varie misure con l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra degli aerei. L’accordo internazionale CORSIA è un impegno sottoscritto da 16 Paesi a dimezzare le emissioni di gas serra entro il 2050.

Per affrontare questa sfida, il settore dell’aviazione deve lavorare su diverse linee di sviluppo. Grazie al progresso tecnico, si stanno costruendo nuovi modelli di aerei con un minor consumo di cherosene e motori più efficienti. I ricercatori stanno lavorando allo sviluppo dei biocarburanti per l’aviazione. Entro il 2020, più di un milione di voli saranno operati con carburanti sostenibili. I viaggiatori possono anche dimostrare il loro impegno partecipando a programmi di compensazione di CO2. Infatti, alcune compagnie aeree offrono al viaggiatore, al momento della prenotazione, un contributo ad un progetto ambientale per compensare le emissioni di gas serra prodotte dal suo viaggio aereo.

L’impatto ecologico del traffico aereo è un problema globale che riguarda tutti i paesi. Anche se ultimamente c’è stata una certa consapevolezza dei cittadini, il settore non si sta esaurendo. Per dimostrare il suo impegno, il governo ha ritenuto opportuno creare una tassa per ridurre il traffico aereo. Questa misura ha suscitato l’indignazione degli operatori turistici. La riduzione dell’impronta di carbonio lasciata dagli aerei richiede il coinvolgimento di tutti gli attori dell’industria dei viaggi nel mondo: viaggiatori, compagnie aeree, ingegneri, tour operator, governi, ecc.

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