

Il futuro dell’hospitality nel 2026: trend, cambiamenti e nuove regole del gioco per gli hotel
Un altro anno è quasi concluso e quindi non resta che onorare le grandi tradizioni di dicembre: mettere su gli addobbi, scegliere il dolce per il pranzo di Natale e… provare a capire come sarà il mondo alberghiero dell’anno venturo!
Nel 2025, l’intelligenza artificiale ha portato dei grandi stravolgimenti, ma sarà il 2026 l’anno in cui vedremo le conseguenze più importanti.
Allora, cerchiamo un po’ di fare chiarezza su cosa dobbiamo aspettarci dalle prossime stagioni.
1. Ripensare l’Hotel: altamente tecnologico e altamente personalizzato
Secondo Amadeus Advisor, le parole chiave del 2026 sono 2: tecnologia e personalizzazione.
La tecnologia dovrà quindi essere prima di tutto funzionale.
Check-in da smartphone, chat automatizzate, sistemi integrati, esperienze in camera personalizzate: tutto l’occorrente per un’esperienza senza frizioni e su misura
La vera rivoluzione non è nei i singoli strumenti, ma nell’integrazione.
Prenotazioni, CRM, revenue, marketing e operatività smettono di essere separati e iniziano a parlarsi. Risultato: meno caos interno, decisioni più veloci e un ospite più soddisfatto.
Non vince l’hotel più tecnologico, ma quello che usa la tecnologia per offrire la miglior personalizzazione
2. Il cuore ha delle ragioni che il conto corrente non conosce
Secondo Skyscanner, le piattaforme di metasearch stanno passando dal mostrare il prezzo più basso al mostrare la meta più desiderabile.
Con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, i comparatori iniziano a suggerire strutture e location anche sulla base di emozioni e desideri, non solo budget.
Relax, avventura, romanticismo, creatività, fuga dalla città: il viaggio nasce spesso più da un impulso che da una tariffa. Questo significa una cosa molto semplice e molto scomoda: chi non comunica un’identità chiara, non entra nemmeno nella radar mentale dell’utente.
Il 2026 probabilmente premierà gli hotel che raccontano un’esperienza, non le strutture che sperano di vincere abbassando il prezzo di cinque euro. Foto, descrizioni, atmosfera, contesto locale diventano parte integrante della strategia di vendita.
In altre parole: il marketing alberghiero diventa più simile a una mood board che a un listino.
3. Dati puliti e contenuti strutturati: perché l’algoritmo deve capire te, prima ancora dell’ospite
L’anno prossimo, non solo dovrai tenere ben pulite le stanze, ma anche i dati che passi in rete, con listini chiari, nomi coerenti, immagini aggiornate, descrizioni precise. Perché?
Perché oggi a “leggere” il tuo hotel non sono solo le persone, ma anche gli algoritmi.
E gli algoritmi odiano il casino (ne abbiamo parlato anche in questo articolo).
Chi ha contenuti disordinati, informazioni vaghe o foto che sembrano scattate nel 2009 rischia di sparire dai percorsi ispirazionali. Non perché sia brutto, ma perché è indecifrabile dall’IA.
Ricapitolando: se hai dati chiari e puliti, i motori di ricerca e gli algoritmi IA ti prenderanno in considerazione come suggerimento agli utenti che cercano una struttura.
La tua visibilità dipende da quanto sarai ordinato.
Conclusione: qualche domanda scomoda (ma utile) da farsi sin da ora
Il periodo è quello giusto per fare qualche riflessione di fine anno e mettere giù qualche buon proposito. Se non te ne vengono in mente, eccoti qualche spunto utile, che ti aiuterà a vivere meglio il cambiamento che abbiamo appena anticipato:
- Il mio hotel comunica chiaramente chi è e cosa offre — oltre al prezzo?
Se la risposta è “No”, inizia a pensare chi sei e a come puoi distinguerti. - Le mie foto, le descrizioni, i servizi sono coerenti, aggiornati, attraenti?
Uno dei buoni propositi potrebbe essere quello di dare una svecchiata. - La tecnologia che uso rende la vita dell’ospite più facile o è un carico aggiuntivo?
Gli strumenti tecnologici devono migliorare la vita a te… ma anche all’ospite. - I miei reparti (revenue, marketing, operazioni, customer care) sono separati o collaborano in sinergia?
L’unione fa la forza; quindi, cerca di mettere in collegamento ogni reparto, per ottenere il massimo risultato al minimo costo
Ed eccoci qua, quello che potevamo dirti te l’abbiamo detto.
Perciò, mangia il tuo panettone (o pandoro, non ti giudichiamo), bevi il tuo prosecco e fai il tuo conto alla rovescia per Capodanno. Dopodiché, hai tutto quello che ti serve per iniziare a progettare il tuo 2026.