

Google sta spingendo per un mondo di annunci dove le parole chiave non sono più così rilevanti. Ecco cosa cambia.
Nel mondo del marketing digitale, le parole chiave hanno da sempre ricoperto un ruolo centrale: sono state la bussola che ha guidato le campagne Google Ads, permettendo di intercettare le intenzioni di ricerca degli utenti.
Ma cosa succede quando questa bussola diventa obsoleta?
È la domanda che Google ci pone davanti con AI Max for Search, la nuova soluzione che promette di rivoluzionare le campagne Search grazie all’intelligenza artificiale, eliminando la necessità di gestire manualmente liste di keyword.
Scopriamo insieme come questo approccio può trasformare il modo in cui promuovere la tua struttura.
1. Che cos’è AI Max for Search
AI Max for Search è l’evoluzione delle campagne Performance Max applicata al Search Network. Grazie all’apprendimento automatico, Google analizza miliardi di segnali – dal comportamento di navigazione alle tendenze di ricerca in tempo reale – per:
- Generare automaticamente annunci coerenti con l’intento dell’utente
- Ottimizzare budget, offerte e posizionamenti
- Individuare nuove query pertinenti, anche quelle “a coda lunga” che sfuggono alle liste tradizionali
L’obiettivo è semplice: massimizzare le conversioni e il ritorno sull’investimento (ROI) senza richiedere un lavoro continuo di selezione e aggiornamento delle keyword.
In pratica, maggior resa, minor spesa.
2. Come funziona il “keywordless” nella pratica
- Inserimento degli asset
Forniamo a Google titoli, descrizioni, immagini e video della struttura, insieme a informazioni chiave (tariffe, offerte speciali, località, servizi). - Audience Signals
Si possono suggerire segmenti di pubblico (es. viaggiatori business, famiglie, amanti del wellness) per orientare l’algoritmo. - Machine Learning in azione
L’AI incrocia i signal, valuta milioni di possibili combinazioni di annunci e query, generando creatività dinamiche e ottimizzando in tempo reale. - Report semplificato
Al posto di complicati report su keyword e search terms, riceviamo insight chiari su segmenti, asset più performanti e opportunità di espansione.
3. Quali sono i vantaggi?
Questo sistema ha molti pro per chi gestisce le campagne:
- Risparmio di tempo: Non serve più ricercare, selezionare e testare liste di keyword
- Maggior copertura: Scoperta di query “nascoste” e tendenze emergenti
- Creatività dinamiche ed ottimizzate: Annunci sempre aggiornati e personalizzati per ogni utente
- Ottimizzazione automatica: Budget e offerte gestiti dall’AI per massimizzare le conversioni
- Flessibilità: In alta stagione o in fase di promozione last-minute, l’algoritmo adatta subito strategie e creatività.
- Performance costanti: L’IA monitora la qualità delle conversioni, privilegiando gli utenti con reale intenzione di prenotare.
4. Best practice per implementare AI Max nel tuo hotel
- Fornisci asset di qualità
Foto ad alta risoluzione delle camere, descrizioni dettagliate e video tour. - Definisci obiettivi chiari
Prenotazioni dirette, iscrizioni a newsletter o richieste di preventivo: comunica all’algoritmo cosa conta di più. - Sfrutta i segmenti di pubblico
Anche se l’AI è autonoma, indicare profili (es. utenti che hanno visitato pagine “SPA”) accelera i risultati. - Monitora e adatta
Controlla i report semplificati: se un asset non performa, sostituiscilo o arricchiscilo con nuove proposte. - Integra con 5stelle*
Collegando il tuo account al nostro Google Hotel Center, non solo potrai mostrare le tariffe nella sezione Free Link, ma avrai anche la possibilità di utilizzare i dati della tua scheda Google all’interno delle campagne.
5. Consigli finali
- Non abbandonare del tutto le keyword: in parallelo alle campagne “keywordless”, mantieni un piccolo budget su campagne tradizionali per keyword strategiche (es. “hotel 4 stelle Roma centro”).
- Sperimenta con offerte e creative: testa nuovi titoli e descrizioni basati sugli insight che il sistema ti fornisce
6. Come cambia lo scenario nell’advertising alberghiero
Con l’avvento del Natural Language Processing (NLP) e delle tecnologie di comprensione del linguaggio, il digitale sta passando da un approccio basato su parole chiave a uno incentrato sulle conversazioni. Secondo White Sky Hospitality, il 68% delle ricerche alberghiere includono frasi di intenti più complesse, come “hotel vicino a me con spa e colazione inclusa” piuttosto che semplici keyword focalizzate (“hotel spa”). Questo trend indica che i viaggiatori si aspettano risposte più personalizzate e contestualizzate anziché annunci generici.
Inoltre, il 54% delle prenotazioni dirette tramite canali digitali avviene dopo almeno tre interazioni con il brand (newsletter, visite al sito, conversioni micro), segno che l’esperienza conversazionale multicanale diventa cruciale per guidare la decisione finale. Le piattaforme di advertising devono quindi saper integrare dati conversazionali e segnalazioni di intenti in tempo reale per costruire messaggi più rilevanti e aumentare il tasso di conversione.
Con AI Max for Search, l’advertising alberghiero entra in una nuova era, dove l’efficacia delle campagne non è più limitata dalle parole chiave, ma potenziata da un’intelligenza in grado di anticipare i bisogni dei viaggiatori. Il confine tra domanda diretta e domanda latente diventa estremamente labile e sarà fondamentale la tua capacità di comunicare la struttura in maniera più qualitativa possibile, con immagini, video e testi efficaci e pertinenti. Allo stesso modo, il tracciamento delle conversioni diventerà un aspetto cruciale, dal momento che esse rappresentano la benzina di questo nuovo tipo di campagne.