
👩🍳 Donne e cucina; italianità; parte IT.A.CÀ.; tre notizie da tre Paesi.
Ciao, sono Emilio De Risi e questa è 21 Grammi di Turismo.
Racconto il mondo del turismo tra economia, etica, società e innovazione.
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Il primo numero di giugno lo chiudo in una mattina grigia, arrivata dopo giorni di gran caldo.
Oggi: dalla Spagna alla Toscana, le donne e la cucina; il senso dell’italianità; la nuova edizione di IT.A.CÀ.; infine, tre notizie per tre Paesi.
DALLA SPAGNA ALLA TOSCANA
Dialoghi di gusto al femminile. Due chef, una toscana di Livorno, l’altra della regione Navarra, hanno condiviso la cucina per raccontare con il cibo questi due territori.
Un format all’incrocio tra due progetti: la Spagna al femminile, dell’Ente Spagnolo del turismo a Milano, nato per valorizzare la figura femminile nell’industria turistica; e Benvenute, promosso da Toscana Promozione Turistica, pensato per presentare la regione come una destinazione attenta alle esigenze delle donne, con al centro una carta dei valori che si ispira anche ai programmi di UN Women e Unwto.
Durante la cena, passando da un croccante di crema di pochas della chef Goiza Isiegas, a un baccalà alla livornese della chef Paola Picchi, mi sono chiesto il loro punto di vista sulle donne che lavorano in cucina.
(D.) Oggi ci sono molte più chef, eppure nella visione comune la cucina è un luogo maschile, quasi cameratesco: è difficile per una donna emergere e affermarsi?
(Paola Picchi) «È una realtà che le donne nel mondo della ristorazione incontrino maggior difficoltà a emergere e affermarsi rispetto agli uomini, però ci sono delle grandi chef che stanno cambiando questa visione culinaria. Alla fine, il punto è non lasciarsi intimorire dalle sfide: la cucina è un luogo fatto di passione e creatività, e queste non hanno genere».
(Goiza Isiegas) «È vero che è un mondo molto maschile, ma non ho mai avuto la sensazione sia così chiuso. Devo dire, però, che mi intristisce quando ai concorsi vedo che la maggior parte sono uomini. Io mi sono sentita sempre sostenuta da uomini e donne; inoltre tra le poche donne di questo settore c’è un senso di cura reciproca.
(D.) Cosa si può fare per rendere la cucina un posto dove regni maggior equilibrio di genere?
(Paola Picchi) «Promuovere la formazione e l’istruzione culinaria; incoraggiare la collaborazione tra donne e uomini in cucina.
La cucina deve essere un ambiente di lavoro dove rispettarsi, un posto di lavoro dove le donne devono sentirsi valorizzate e supportate. Anche il marketing è importante: quando una chef raggiunge dei risultati, è utile comunicarlo e celebrarlo affinché siano di ispirazione».
(Goiza Isiegas) «Credo che la disparità di genere nell’alta cucina sia dovuta al fatto che storicamente erano le donne a gestire le cucine domestiche.
Forse è per questo che fuori dal contesto familiare le donne non avevano il desiderio di fare questa professione. Per gli uomini, invece, è stato più attraente perché non lo vivevano come un obbligo quotidiano.
Alla base c’è anche la motivazione. Io, ad esempio, mi sento fortunata a poter trasmettere quello che mi hanno insegnato in famiglia: la nonna, le zie, mia madre. Lo sento un dovere come cuoca, e lo faccio con rispetto per la tradizione e la cultura della mia terra».
ITALIAN STYLE
Italianità. Partiamo da qui: la Carnival Cruise Line ha annunciato l’ingresso nella sua flotta della Carnival Firenze, passata dalla consociata Costa Crociere.
Adesso ci sarà un progetto di ristrutturazione che aggiungerà nuovi servizi e un tocco di italianità, anzi di Carnival fun italian style. I passeggeri saranno immersi nell’architettura italiana della nave, che si ispira a quella della città, poi il cibo, ovviamente, e il brindisi veneziano del capitano.
Ma cos’è poi l’italianità? Mi chiedo quando si sia radicato questo concetto, senza scomodare il solito gran tour.
Se si parla di incoming, si tira sempre in ballo questo ingrediente x; come risposta si annuisce, ma poi chi saprebbe definirlo.
E torna anche quando si discute di lavoro, e qui, lo ammetto, ci sono rimasto invischiato anch’io. Quando lavoravo vicino al mondo delle risorse umane turistiche, spesso alla domanda «perché gli italiani sono così richiesti dagli hotel all’estero?», una parte della risposta era «cercano l’italianità».
Scivolare dal tropo allo stereotipo richiede la distrazione di un attimo; per poi perdersi nel labirinto immaginario o desiderato di quello che è autentico (altra parola da usare con profonda cautela).
L’EVENTO
Parte la diciassettesima edizione di IT.A.CÀ. Il festival del turismo responsabile coinvolge 11 regioni in 20 tappe e invita a sperimentare un nuovo concetto di viaggio e di ospitalità; infatti si pone come un progetto di innovazione sociale dal quale far nascere dinamiche di valorizzazione dei territori e delle comunità.
Il tema di quest’anno a una prima lettura sembra un enigma filosofico: custodire il futuro. Come si può custodire qualcosa che ancora non esiste? Ma letto nella sua interezza il titolo si scioglie e prosegue: dalle scelte di oggi, il volto del domani.
Una riflessione sui rapporti e le relazioni tra cura e trasformazione, conservazione e preservazione, apertura alle possibilità di quello che avverrà.
COSA ACCADE NEL MONDO
Tre notizie per tre Paesi.
In Italia, buone nuove per l’open air. C’è una semplificazione in arrivo per i gestori di strutture turistiche all’aria aperta: non sarà più necessaria l’autorizzazione paesaggistica per posizionare caravan o case mobili.
Per quanto riguarda gli interventi per le infrastrutture fognarie, elettriche o idriche basterà un’autorizzazione paesaggistica semplificata.
In Cina, danneggiati due guerrieri d’argilla. Un turista cinese ha scavalcato una recinzione e ha danneggiato due elementi dell’esercito di terracotta.
Risale al 209 a.C. ed è stato costruito per sorvegliare la tomba del primo imperatore.
Alle Hawaii, la Green fee. Sono il primo stato degli Usa a formalizzare una tassa che nella sua dichiarazione ufficiale dovrebbe contribuire a proteggere l’ambiente.
Nomen omen. La nuova legge, in vigore dal 2026, dovrebbe generare 100 milioni di dollari all’anno ed è stata firmata dal governatore Josh Green.
È tutto per oggi, alla prossima.
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