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Verifica de visu: Cosa devono sapere i gestori di case vacanza

  • Karina
  • 8 Maggio 2025
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Questo articolo è stato scritto da Chekin. Clicca qui per leggere l'articolo originale

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In Italia, la normativa sugli affitti brevi è in rapida evoluzione, con una crescente attenzione alla verifica dell’identità degli ospiti. Uno degli obblighi più discussi è la cosiddetta “verifica de visu”, ovvero la verifica obbligatoria di persona dell’identità degli ospiti da parte di gestori immobiliari o host.

Sebbene le attuali normative richiedano la verifica dei documenti di persona, ci sono segnali che il Ministero dell’Interno potrebbe prepararsi ad abilitare metodi di verifica dell’identità a distanza certificati nel prossimo futuro. In questo articolo, esploreremo cosa comporta attualmente il controllo visivo, i recenti sviluppi e cosa dovrebbero aspettarsi i gestori di case vacanza dopo Pasqua 2025.

Verifica de visu: I requisiti

In base a una circolare ministeriale emanata nel novembre 2024, gli amministratori di immobili in Italia sono tenuti a:

  • Verificare personalmente (de visu) l’identità dell’ospite al momento del check-in.
  • Ispezionare fisicamente e confrontare il documento d’identità dell’ospite con quello della persona presente.

Il presente regolamento vieta:

  • Utilizzo di soluzioni di self check-in (cassette portachiavi, serrature intelligenti) senza verifica di persona.
  • Consentire l’accesso senza previo controllo dell’identità da parte dell’host o di un membro del personale designato.

L’obiettivo del controllo de visu è quello di migliorare la sicurezza pubblica, prevenire gli affitti illegali e garantire il rispetto degli obblighi di registrazione della polizia.

Risposta e sfide del settore

Il settore dell’ospitalità, in particolare i gestori di case vacanza, hanno espresso preoccupazione per:

  • Sfide logistiche per gli host che gestiscono più proprietà da remoto.
  • Incompatibilità con le esperienze degli ospiti incentrate sul digitale.
  • Aumento dei costi del personale e della complessità operativa.

Alcune regioni e associazioni hanno promosso soluzioni alternative che garantiscano la sicurezza ma consentano una maggiore flessibilità grazie alla tecnologia.

L’apertura verso la verifica a distanza

Nel marzo 2025, il Ministero dell’Interno italiano ha segnalato un potenziale cambiamento di policy. Negli incontri con gli stakeholder del settore, i funzionari hanno riconosciuto la necessità di:

  • Modernizzare i processi di verifica dell’identità.
  • Adottare soluzioni tecnologiche certificate in grado di verificare l’identità da remoto.
  • Trovare un equilibrio tra sicurezza e fattibilità operativa.

Sebbene non sia stato ancora pubblicato alcun aggiornamento ufficiale, si prevede che dopo la Pasqua del 2025 verrà emanata una nuova circolare che definirà quanto segue:

  • Criteri approvati per le piattaforme di verifica dell’identità remota.
  • Requisiti di certificazione per i fornitori di software.
  • Condizioni in cui le soluzioni di self check-in potrebbero essere utilizzate legalmente.

Cosa dovrebbero aspettarsi i gestori di case vacanze

Non è confermato, almeno per ora.

Ad oggi, l’obbligo di controllo in persona rimane in vigore. Nessun documento ufficiale ha modificato la circolare del novembre 2024.

Tuttavia, alcuni segnali indicano che si sta verificando un’apertura parziale verso la tecnologia, che potrebbe includere:

  • Utilizzo autorizzato della verifica remota dell’identità (mediante scansione biometrica e di documenti).
  • Obbligo continuativo per i proprietari di immobili di garantire la verifica dell’identità (anche se effettuata a distanza).
  • Saranno ammesse solo soluzioni software certificate.

Prepararsi a potenziali cambiamenti

Fino alla pubblicazione degli aggiornamenti ufficiali, i gestori di case vacanza dovrebbero:

✅ Continuare a effettuare controlli di persona per rimanere conformi.

✅ Monitorare gli aggiornamenti del Ministero dell’Interno e delle autorità regionali.

✅ Valutare i fornitori di tecnologia (come Chekin) che offrono soluzioni di verifica dell’identità che potrebbero qualificarsi per la certificazione in base alle norme future.

✅ Informare il personale e gli ospiti sui requisiti attuali e sui possibili cambiamenti futuri.

✅ Pianificare adeguamenti operativi per un modello ibrido se è consentita la verifica remota parziale.

Leggi di più:

AIGAB e Viminale Affitti Brevi: accordo sulle nuove regole per il self check-in

Codice ATECO ISTAT: Variazioni per il Turismo nel 2025

Come Chekin può supportare la conformità

Il check-in fornisce già:

  • Strumenti digitali per la registrazione degli ospiti e la verifica dell’identità.
  • Integrazione con Alloggiati Web, ISTAT ed enti locali per le segnalazioni alle forze dell’ordine.
  • Contratti automatizzati e comunicazioni con gli ospiti.

Se la verifica certificata dell’identità remota diventasse consentita, piattaforme come Chekin sarebbero ben posizionate per integrare rapidamente i processi approvati, riducendo al minimo i disagi per gli amministratori immobiliari.

Conclusione

Il dibattito sui controlli “de visu” evidenzia il difficile equilibrio tra conformità, sicurezza ed efficienza operativa nel settore degli affitti per vacanze. Sebbene la verifica di persona rimanga obbligatoria per ora, i segnali indicano un imminente aggiornamento normativo dopo Pasqua 2025.

I gestori di case vacanza devono rimanere informati, rispettare le leggi vigenti e prepararsi ad adottare soluzioni tecnologiche certificate non appena autorizzate. Combinando vigilanza e prontezza, è possibile proteggere le proprie attività e anticipare i cambiamenti normativi.

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