Nel settore del turismo, le recensioni online influenzano in modo significativo le scelte dei consumatori.
Commenti e valutazioni su ristoranti, hotel e attrazioni orientano giornalmente le preferenze di milioni di utenti, incidendo sulle tariffe adottate e sulla competitività delle imprese.
Tuttavia, a fronte di opinioni sincere ed esperienze autentiche, proliferano contenuti fuorvianti o creati ad hoc, col fine di manipolare le decisioni degli ospiti.
Per contrastare questo fenomeno, il governo italiano ha approvato un disegno di legge che punta a rendere più trasparente il sistema di recensioni, introducendo obblighi di identificazione per chi scrive giudizi su attività alberghiere e ristorative, nonché la necessità di dimostrare la reale presenza sul luogo valutato. L’obiettivo della legge è quello di ridurre l’impatto di recensioni false e pagate, tutelando l’autenticità delle valutazioni
In questo contesto resta da capire quanto queste nuove regole saranno realmente applicabili, data la complessità di un mercato online in costante evoluzione e la sfida di verificare concretamente ogni singolo giudizio in rete.
Cosa prevede il nuovo disegno di legge?
Analizziamo i principali punti del disegno di legge e come impattano nel ambito turistico
- Tempistiche di pubblicazione:
Secondo la proposta normativa, chiunque farà una recensione online dovrà farlo entro 15 giorni dal soggiorno o dall’utilizzo del servizio. Per essere validi, i commenti dovranno basarsi su un’esperienza reale e fornire dettagli specifici, coerenti con le caratteristiche dell’offerta. - Identità verificata e contenuti pertinenti:
Gli utenti saranno obbligati a dimostrare di aver effettivamente usufruito del prodotto o del servizio, fornendo prove chiare. Ogni review dovrà risultare accurata, pertinente e adeguata alle peculiarità della struttura. Qualora manchino tali requisiti, il gestore dell’attività potrà chiederne la rimozione. - Rimozione di vecchi o falsi commenti:
Le imprese, inoltre, potranno richiedere la cancellazione di valutazioni pubblicate da oltre due anni, qualora non rispecchino più la realtà delle prestazioni fornite o in caso di interventi successivi che abbiano risolto le problematiche iniziali. - Divieto di acquisto e vendita:
Infine, sarà vietato corrispondere o ricevere denaro (o altri incentivi) per la pubblicazione di recensioni e interazioni. L’obiettivo è garantire contenuti più trasparenti e rendere il sistema delle valutazioni realmente affidabile.
Non è ad oggi ancora chiaro chi ricoprirà il ruolo di garante, ma si pensa che la responsabilità di controllare le valutazioni e di infliggere eventuali sanzioni spetterà all’autorità antitrust italiana.
Accoglienza e criticità del provvedimento
Il settore dell’ospitalità e della ristorazione accoglie positivamente la nuova stretta sulle recensioni digitali. Per Roberto Calugi, direttore generale di Fipe-Confcommercio, l’iniziativa può porre un freno alla “piaga delle false valutazioni,” che da anni comporta ingenti danni economici e un sensibile calo di fiducia dei clienti.
Tuttavia, non mancano perplessità sugli effetti delle nuove regole. L’esigenza di procedure più rigide potrebbe far perdere naturalezza alle valutazioni, trasformandole in un processo eccessivamente complesso. A ciò si aggiunge il timore di ripercussioni legali, che rischia di frenare la genuinità con cui gli utenti condividono le proprie esperienze
Il valore delle recensioni
Le valutazioni online hanno un impatto cruciale sul mercato alberghiero e della ristorazione: secondo il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, influenzano l’82% delle prenotazioni di alloggi e fino al 70% delle decisioni relative ai ristoranti. Questo potere persuasivo incide in modo significativo sui ricavi delle strutture: le stime parlano di una variabile compresa tra il 6% e il 30% del fatturato, a seconda del livello di fidelizzazione dei clienti.
Dati forniti da Tripadvisor confermano la crescita del problema: nel 2022, su 30,2 milioni di valutazioni pubblicate, ben 1,3 milioni (pari al 4,3%) sono risultate fraudolente. Un ulteriore aspetto critico è l’effetto degli algoritmi di ricerca, che possono amplificare l’impatto di contenuti ingannevoli, distorcendo il posizionamento delle strutture.
Le fiere di settore si confermano tra i metodi preferiti dagli agenti cinesi per collaborare con destinazioni e aziende estere. Eventi organizzati in Cina continentale e a Hong Kong sono quelli più frequentati, rendendo imprescindibile una presenza locale per chi intende ampliare la propria rete.
Le nuove disposizioni puntano a rendere più trasparente il mondo delle recensioni online, tutelando al contempo la buona fede dei viaggiatori e il lavoro degli operatori del turismo. Sebbene la legge sia stata accolta con ottimismo dal settore, restano da chiarire i meccanismi di verifica e le modalità di applicazione che consentiranno di garantire, nella pratica, un equilibrio tra autenticità delle opinioni e tutela della concorrenza. Se ben gestite, queste misure potranno contribuire a un sistema più equo e affidabile, favorendo la crescita di un comparto turistico fondato su valutazioni veritiere e di qualità
E voi cosa ne pensate? Come vi aspettate che cambierà il sistema di recensioni online?
Condividete la vostra opinione nei commenti.