Con la pubblicazione del decreto attuativo e l’attivazione della piattaforma online gestita dal GSE, gli incentivi previsti dal Piano Transizione 5.0 sono ufficialmente attivi. Sebbene la piena operatività sia iniziata lo scorso agosto, è possibile beneficiare delle agevolazioni per gli acquisti effettuati retroattivamente dal 1° gennaio 2024 fino al 31 dicembre 2025, con la possibilità di completare la documentazione necessaria entro il 28 febbraio 2026.
In questo articolo, vedremo come accedere agli incentivi, illustrando la procedura da seguire, le tempistiche da rispettare e le modalità di utilizzo del credito d’imposta.
Accesso alla piattaforma e prenotazione degli incentivi
I soggetti beneficiari che intendono usufruire degli incentivi previsti dal Piano Transizione 5.0, devono prenotare il credito d’imposta spettante utilizzando l’apposita piattaforma, disponibile nell’Area Clienti del sito GSE. La piattaforma funge da hub centrale per il monitoraggio e la gestione delle domande.
Le imprese possono accedere al beneficio fiscale in modo automatico, senza necessità di una valutazione preliminare o di un’istruttoria. Tuttavia, per ottenere il credito d’imposta, è indispensabile presentare una certificazione iniziale (ex ante) che attesti il risparmio energetico previsto dall’investimento. Al termine dei lavori, questa certificazione dovrà essere completata con una certificazione finale (ex post) che confermi i risultati effettivamente ottenuti. Questo processo è progettato per garantire che il risparmio energetico venga accuratamente misurato e verificato, poiché è un requisito essenziale per l’accesso al credito d’imposta.
Stando al decreto direttoriale, pubblicato lo scorso 6 agosto, con il quale è stata disposta l’apertura della piattaforma, le imprese devono comunicare gli ordini effettuati con un acconto minimo del 20%, entro 30 giorni dalla conferma della prenotazione. Per completare questa fase, è possibile consultare i modelli e le istruzioni disponibili sulla piattaforma.
Le domande sono accettate fino all’esaurimento delle risorse stanziate, che ammontano a 6,3 miliardi di euro. Le imprese possono attivare una sola pratica alla volta e, solo dopo l’approvazione del GSE, possono inviare una nuova domanda e aprire una nuova pratica.
Per qualsiasi necessità, le imprese possono consultare la guida operativa e inviare eventuali richieste di supporto tecnico al servizio “Transizione 5.0”, che è a disposizione per assistere le imprese lungo tutta la procedura.
Modalità di utilizzo del credito d’imposta
Il credito d’imposta ottenuto può essere utilizzato esclusivamente in compensazione tramite il modello F24, attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. Questo potrà avvenire dopo 5 giorni dalla trasmissione dei dati all’Ente da parte del GSE. È importante tenere a mente che la scadenza ultima per utilizzare il credito d’imposta è il 31 dicembre 2025. Eventuali quote residue non spese possono essere riportate successivamente in cinque quote annuali di pari importo.
Chiarimenti ed esempi pratici dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) ha fornito ulteriori chiarimenti sui requisiti necessari per accedere alle agevolazioni del Piano Transizione 5.0, con particolare attenzione ai criteri di determinazione del risparmio energetico. Secondo la circolare del Mimit, il risparmio energetico deve essere calcolato considerando i consumi energetici totali della struttura produttiva, che può essere composta da una o più unità locali e deve essere in grado di realizzare autonomamente l’intero ciclo produttivo o parte di esso.
Inoltre, la circolare pubblicata sul sito del ministero fornisce anche esempi pratici per aiutare le imprese a determinare il credito d’imposta spettante.