La fase sperimentale della Banca Dati delle Strutture Ricettive (BDSR) si è conclusa con l’adesione delle ultime regioni italiane (Basilicata, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Toscana, Umbria e la Provincia Autonoma di Trento). Questo passo segna l’avvio della BDSR e del CIN a livello nazionale, con l’entrata in esercizio a partire dal 3 settembre, in corrispondenza della pubblicazione dell’Avviso sulla Gazzetta Ufficiale.
Tuttavia, le disposizioni relative alla normativa, come delineato dall’art. 13-ter del Decreto Legge n. 145/2023, saranno applicabili solo dopo 60 giorni dalla pubblicazione dell’Avviso, offrendo così un periodo di tempo per adeguarsi alla nuova normativa, senza il rischio di incorrere nelle sanzioni previste (per approfondire, leggi anche “CIN per Affitti Brevi e Locazioni Turistiche: chiarimenti su obblighi e sanzioni“).
La BDSR ha come obiettivo principale la creazione di una mappatura dettagliata degli esercizi ricettivi in Italia attraverso l’introduzione del Codice Identificativo Nazionale (CIN). Questo sistema consente di avere una visione d’insieme dell’offerta turistica nazionale, facilitando il monitoraggio e la regolamentazione del settore. La nuova normativa si propone di arginare l’ospitalità irregolare e di promuovere un turismo trasparente, garantendo anche la sicurezza degli ospiti e migliorando la qualità del servizio offerto ai turisti.
Procedura di rilascio del CIN
La piattaforma online del Ministero del Turismo permette ai gestori di strutture ricettive e ai locatori di richiedere facilmente il Codice Identificativo Nazionale (CIN). In pratica, accedendo alla piattaforma attraverso SPID o CIE, gli utenti possono visualizzare le strutture collegate al proprio codice fiscale, integrare eventuali dati mancanti e ottenere il CIN con un processo semplificato.
I nuovi obblighi riguardano i proprietari delle strutture ricettive e coloro che affittano immobili per finalità turistiche o per contratti brevi. Il CIN, dunque, è obbligatorio per:
- Contratti di locazione per finalità turistiche
- Locazioni brevi, sia a carattere imprenditoriale che non imprenditoriale
- Strutture turistico-ricettive, sia alberghiere che extralberghiere
Richiesta CIN: accedi alla piattaforma BDSR
La procedura da seguire è la seguente:
- Presentazione della domanda: i soggetti interessati dovranno presentare richiesta al Ministero del Turismo tramite la piattaforma BDSR.
-
Verifica dei documenti: il Ministero del Turismo verificherà la presenza di tutti i documenti richiesti, tra cui l’attestazione dei dati catastali dell’unità immobiliare o della struttura e l’autodichiarazione che conferma che l’immobile soddisfa i requisiti di sicurezza. Nello specifico, i requisiti di sicurezza richiesti includono:
- Dispositivi funzionanti per la rilevazione di gas combustibili e monossido di carbonio.
- Estintori portatili conformi alle norme di legge, posizionati in aree accessibili e visibili, specialmente vicino agli ingressi e nelle aree a maggior rischio. Gli estintori devono essere installati in proporzione a uno ogni 200 metri quadrati di pavimento, con un minimo di un estintore per piano.
- Rilascio del CIN: se la verifica dei requisiti e della documentazione darà esito positivo, il Ministero del Turismo rilascerà il CIN attraverso una procedura automatizzata, assegnando un codice identificativo unico all’immobile.
Per maggiori informazioni sulla piattaforma BDSR e sulla procedura per ottenere il CIN, è possibile visionare il video esplicativo realizzato dal Ministero del Turismo. È inoltre disponibile un manuale d’uso dedicato alle strutture ricettive. In alternativa, è possibile contattare l’assistenza per inoltrare una richiesta di supporto diretto.