Booking ha recentemente presentato una serie di impegni all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) per rispondere all’istruttoria avviata contro la piattaforma, accusata di abuso di posizione dominante. Secondo l’Antitrust, l’azienda avrebbe limitato la concorrenza nel settore delle prenotazioni online, in particolare imponendo condizioni restrittive ai propri partner commerciali.
Le accuse dell’Antitrust
L’istruttoria dell’Antitrust si è focalizzata su alcune pratiche specifiche di Booking.com, tra cui l’obbligo imposto agli hotel partner di mantenere i prezzi uguali o inferiori rispetto a quelli offerti su altri canali, come i siti web degli hotel o altre piattaforme di prenotazione. Questa pratica è stata vista come un modo per ridurre la concorrenza e mantenere il controllo sui prezzi del mercato.
Inoltre, la piattaforma è stata accusata di utilizzare meccanismi come il programma “Partner Preferiti” e “Preferiti Plus” per favorire i partner che rispettano tali condizioni, offrendo loro maggiore visibilità e vantaggi rispetto a chi non lo fa, il tutto in cambio di commissioni più elevate (per approfondire, leggi anche “Booking sotto accusa per presunto abuso di posizione dominante nel settore delle prenotazioni online“).
Le modifiche proposte da Booking
Per rispondere alle accuse dell’Antitrust e chiudere l’istruttoria senza incorrere in sanzioni, Booking ha proposto una serie di modifiche significative alle proprie pratiche commerciali:
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non sarà più richiesto ai partner di mantenere i prezzi allineati o inferiori rispetto ad altri canali per partecipare ai programmi “Partner Preferiti” e “Preferiti Plus”. Questa modifica mira a ridurre le restrizioni sui prezzi, permettendo agli hotel di avere maggiore libertà nella definizione delle loro tariffe.
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Booking si impegnerà a fornire report mensili sui pernottamenti aggiuntivi generati attraverso l’adesione ai programmi “Partner Preferiti” e “Preferiti Plus”. Questa misura è volta a migliorare la trasparenza delle operazioni e a fornire dati utili per monitorare l’efficacia delle modifiche proposte.
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l’azienda rivedrà e riformerà il meccanismo “Booking Sponsored Benefit” (BSB), una pratica che consente a Booking di coprire parte del costo dell’alloggio al posto del cliente, al fine di aumentare le prenotazioni quando i prezzi offerti su altre piattaforme sono più bassi. Questo sistema, oggetto di critiche da parte dell’Antitrust, sarà modificato per evitare che si attivi automaticamente, preservando così l’autonomia dei partner nella definizione delle tariffe. I dettagli specifici della riforma non sono ancora stati divulgati, ma l’obiettivo è garantire maggiore trasparenza e equità.
Prima di prendere una decisione finale, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) consentirà a terzi interessati di presentare eventuali osservazioni entro il 13 settembre. Solo dopo questa fase l’AGCM deciderà se accettare le proposte di riforma di Booking e chiudere definitivamente l’istruttoria nei confronti dell’azienda.