LO SFOGO SETTIMANALE DI SIMONE PUORTO SU TRAVEL E TECH
L’altro giorno, leggevo un collega affermare che migliorare i tassi di conversione del sito web ufficiale è una priorità assoluta. Ora, io ho un punto di vista diametralmente opposto. Non solo credo che NON sia una priorità assoluta, ma non credo sia nemmeno una priorità. A ben vedere, potrebbe addirittura essere irrilevante.
Lasciatemi spiegare: gli utenti web trascorrono solo il 12% del loro tempo su siti (fonte: eMarketer). Perché? Perché il primo sito web (CERN, 1991) e quelli moderni condividono, a ben vedere, gli stessi, fondamentali, problemi. Certo, ci sono stati alcuni (non molti, TBH) miglioramenti nella UX, ma parliamo di dettagli.
Ogni sito costringe gli utenti a imparare una nuova interfaccia solo per fare qualcosa di, tutto sommato, banale come prenotare una camera. L’uniformità della UX è la chiave, a mio avviso. Apri l’app di Booking.com o un custom GPT e sai esattamente cosa fare, sia che tu stia prenotando una catapecchia o un palace. Ora, ecco un’idea pazzerella: immaginiamo se tutti i 700.000 hotel nel mondo usassero esattamente lo stesso template per il sito web e per il booking engine. Niente “il nostro sito web deve essere unico, perché il nostro hotel è unico!” Solo un design user-friendly e, soprattutto, uguale per tutti.
Questo ridurrebbe drasticamente il carico cognitivo sugli utenti, che non dovrebbero imparare una nuova interfaccia ogni volta. Amazon domina non perché offre un’esperienza unica, ma una tanto coerente da diventare noiosa. Quindi, quando crei un sito web, ricorda cosa diceva Tyler Durden: “Non sei un fiocco di neve bello e unico.” Perché, mi spiace infrangere l’illusione, nessuno di noi lo è.