Una professionista italiana nella stanza dei bottoni delle proprie strategie. L’ha scelta Kempinski Hotels, che ha annunciato la nomina di Barbara Biffi nel ruolo di Chief Brand Officer, appositamente creato per guidare la trasformazione del posizionamento strategico del marchio.
“Sono lieta di dare il benvenuto a Barbara Biffi in Kempinski Hotels in un momento così cruciale del nostro percorso – ha detto la ceo di Kempinski Hotels Barbara Muckermann –. Il suo background internazionale e la sua comprovata esperienza nella strategia dei brand di lusso e nella trasformazione digitale saranno fondamentali per rafforzare il nostro posizionamento, fondato sulla tradizione e sull’artigianalità, e continuare a far evolvere l’esperienza Kempinski. Sarà determinante nell’allineare ogni punto di contatto del nostro portfolio alle esigenze e alle aspirazioni del viaggiatore di lusso globale di oggi“.
Nel suo nuovo ruolo, Biffi guiderà la trasformazione della strategia globale del marchio e delle sue operazioni di marketing, rafforzando l’espressione del brand in ogni punto di contatto e migliorando i percorsi digitali ed e-commerce per offrire un’esperienza fluida e incentrata sul cliente.
“Sono onorata di entrare a far parte di Kempinski, un nome iconico nell’ospitalità di lusso, con una ricca tradizione e una visione audace per il futuro – ha dichiarato Biffi –. Non vedo l’ora di lavorare con i colleghi di tutto il gruppo per creare un’identità di brand e un’esperienza del cliente che celebrino la nostra tradizione e siano in sintonia con il viaggiatore di lusso di oggi“.
Laureata in Statistica ed Economia presso l‘Università Cattolica del Sacro Cuore, Biffi ha anche conseguito una certificazione executive in Digital Strategy for Business presso la Columbia Business School. Parla fluentemente inglese, francese e italiano. Nei vent’anni di carriera ha lavorato con ruoli di alto profilo in realtà come Silversea – dove ha ricoperto il doppio incarico di SVP Global Sales e Vice President Brand -, MSC Crociere e Ogilvy New York.
